il perdono

il perdono
- Consideriamo la pena che avranno le
potenze dell'anima, La memoria sarà sempre
tormentata dal rimorso della coscienza; que-
sto è quel verme che roderà sempre il dannato
nel pensare che si è perduto volontariamente
per pochi piaceri avvelenati. Oh Dio, che gli
parranno allora quei momenti di piacere dopo
cento, dopo mille milioni di anni di inferno?
Questo verme gli ricorderà il tempo che gli
aveva dato Dio per rimediare al male fatto, le
comodità che gli aveva presentate per salvarsi,
i buoni esempi di molti, i propositi fatti,
ma non eseguiti. Ed allora vedrà che non vi
sarà più rimedio alla sua rovina eterna. Oh Dio,
oh Dio!  molto inferno sarà questo ! La
volontà sarà sempre contradetta, non avrà mai
niente di cio' che vorrà, cioè nessun bene, ed
avrà sempre quel che non vorrà, cioè tutti i
tormenti. L' intelletto conoscerà i grandi beni
che ha perduto, cioè il paradiso e Dio. Oh Dio,
oh Dio, perdonatemi per amor di Gesù Cristo.
Pensa come,  è infinita la giusti-
zia di Dio contro i peccatori ostinati, infi-
nita è ancora la sua misericordia, verso i pec-
catori pentiti. Dio odia infinitamente il pec-
cato, ma ama all'eccesso le sue creature. Se
l'anima si pente del peccato, subito è amata
da Dio. Se tutti i peccatori con cuore umiliato
e contrito ricorressero a Dio, tutti si salve-
rebbero. Quella infinita bontà ci vuole tutti
salvi: per il paradiso, non per l' inferno ci ha
creati Dio. Non voglio, dice il Signore, la mor-
te del peccatore, ma che si converta e viva
(Ezech., 23, 11). Ecco, o peccatore, come il ca-
ro Padre celeste t'invita a penitenza, e ti chia-
ma al suo amore. Se il peccatore farà peniten-
za dei suoi peccati, io, dice Dio, mi scorderò
di tutte le sue iniquità (Ezech., 18, 21-22). Se
l'anima tua sarà bruttamente macchiata di col-
pe, resterà monda come la neve (Is., I, I8).
Io getterò nel fondo del mare tutti i peccati
tuoi (Mich., 6, I9). Sanerò le tue rovine, ti
amerò spontaneamente perchè col tuo penti-
mento si è placato il mio sdegno (Os., I5, 5).
Convertirò i peccatori, perchè ne ho pietà, e
mi saranno cosi cari dopo il pentimento, come
cari mi furono prima che mi offendessero (Zac-
caria, Io, 6). L'empietà del peccatore non gli
nuocerà, quando egli si convertirà a me e la-
scerà il suo peccato (Ezech., 33, I2). Tu ti
sei allontanato da me, mi hai abbandonato per
seguire i piaceri; su via, torna a me, ed io ti
riceverò (Jer., 3, I). Ti aspetto dopo il pec-
cato, perchè ho compassione di te: voglio usar-
ti misericordia : appena comincerai a piangere,
io intenerito alla voce del tuo pianto, subito
risponderò che ti ho perdonato (Is., 30, I9).
Nessuna madre è cosi pronta a soccorrere il suo
figliuolo caduto nel fuoco quanto la misericor-
dia di Dio è sollecita ad abbracciare il pecca-
tore pentito. Ouanto maggiori furono i tuoi
peccati, tanto più trionfa sopra di te' la bontà,
la carità e la clemenza di quel Dio, che è ricco
di misericordia. Anima mia, alla considerazio-
ne di tante misericordie del tuo Dio, perchè non
ti metti in lagrime di pentimento? Così
non bruci, tra le fiamme del santo amore?

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