Gesù di nazzaret 4 capitolo
Giunto a Cana, Gesù guarisce il figlio dell'ufficiale '
Gv. 4, 43-54`.
* Trascorsi due giorni Gesù partì di là è andò in Galilea, “benché egli stesso
avesse dichiarato che un profeta non è onorato nella propria patria. 45 Quando
poi giunse nella Galilea, i Galilei l'accolsero, avendo essi veduto quanto aveva
fatto a Gerusalemme durante la festa, alla quale essi pure erano andati.
Ritornò dunque Gesù in Cana di Galilea, dove aveva cambiato l'acqua in vino.
E c'era un ufficiale del re, il cui figlio si era ammalato a Cafarnao.Questi, udito
che Gesù era venuto dalla Giudea in Galilea, andò da lui e si mise a pregarlo perché
volesse scendere a guarirgli il figlio che stava per morire. Gesù gli disse:
« Se voi non vedete miracoli e portenti, non volete proprio credere! ». L'ufficiale
gli rispose: « Signore, scendi prima che il mio bambino muoia! ››. 5° Gli disse Gesù:
« Va, il tuo figliolo vive ». Quell'uomo credette alla parola dettagli da Gesù e si
mise per strada. Mentre scendeva, gli corsero incontro i suoi servi, dicendo:
« Tuo figlio vive! ››. Egli domandò loro in quale ora avesse cominciato a star me-
glio; e gli dissero: « E' stato ieri, verso l'ora settima, che la febbre lo lasciò ».
Il padre riconobbe che si ,trattava proprio dell'ora in cui Gesù gli aveva detto:Il tuo
figliolo vive. E credette lui e tutta la sua famiglia. Fu, questo il secondo miracolo
compiuto da Gesù al suo ritorno dalla Giudea nella Galilea.
avesse dichiarato che un profeta non è onorato nella propria patria. 45 Quando
poi giunse nella Galilea, i Galilei l'accolsero, avendo essi veduto quanto aveva
fatto a Gerusalemme durante la festa, alla quale essi pure erano andati.
Ritornò dunque Gesù in Cana di Galilea, dove aveva cambiato l'acqua in vino.
E c'era un ufficiale del re, il cui figlio si era ammalato a Cafarnao.Questi, udito
che Gesù era venuto dalla Giudea in Galilea, andò da lui e si mise a pregarlo perché
volesse scendere a guarirgli il figlio che stava per morire. Gesù gli disse:
« Se voi non vedete miracoli e portenti, non volete proprio credere! ». L'ufficiale
gli rispose: « Signore, scendi prima che il mio bambino muoia! ››. 5° Gli disse Gesù:
« Va, il tuo figliolo vive ». Quell'uomo credette alla parola dettagli da Gesù e si
mise per strada. Mentre scendeva, gli corsero incontro i suoi servi, dicendo:
« Tuo figlio vive! ››. Egli domandò loro in quale ora avesse cominciato a star me-
glio; e gli dissero: « E' stato ieri, verso l'ora settima, che la febbre lo lasciò ».
Il padre riconobbe che si ,trattava proprio dell'ora in cui Gesù gli aveva detto:Il tuo
figliolo vive. E credette lui e tutta la sua famiglia. Fu, questo il secondo miracolo
compiuto da Gesù al suo ritorno dalla Giudea nella Galilea.
Gesù inizia la predicazione del Regno di Dio
Mt. 4, 13-17. Mc. 1, 14-15. Lc. 4, 14-15.
Mt. 4, 13-17. Mc. 1, 14-15. Lc. 4, 14-15.
* E, lasciata Nazareth, venne ad abitare in Cafarnao, sulla riva del lago ai confini
di Zabulon e di Neftali.Così si compiva quel che era stato detto da Isaia profeta:
Terra di Zabulon e terra di Neftali, sulla via del mare, paese oltre il Giordano,
Galilea delle genti! Il popolo che era nelle tenebre ha veduto una gran luce;
per coloro che giacciono in regione e ombra di morte la luce è sorta.
Da quel momento Gesù cominciò a predicare e a dire: « Ravvedetevi perché
il regno dei cieli è vicino ››.
di Zabulon e di Neftali.Così si compiva quel che era stato detto da Isaia profeta:
Terra di Zabulon e terra di Neftali, sulla via del mare, paese oltre il Giordano,
Galilea delle genti! Il popolo che era nelle tenebre ha veduto una gran luce;
per coloro che giacciono in regione e ombra di morte la luce è sorta.
Da quel momento Gesù cominciò a predicare e a dire: « Ravvedetevi perché
il regno dei cieli è vicino ››.
Gesù chiama i primi discepoli _
Mc. 4, 18-22. Lc. 5, 1-11. Mc. 1, 19-20.
Mc. 4, 18-22. Lc. 5, 1-11. Mc. 1, 19-20.
* Mentre la folla lo assediava per ascoltare la parola di Dio ed egli se ne stava
sul lido di Genesaret, vide due barche ferme lungo la riva del lago. I pescatori
n'erano discesi e lavavano le reti. Eg1i salì sopra una di quelle barche, che era
di Simone, e lo pregò di scostarsi un po' da terra; poi, seduto, dalla barca ammae-
strava le folle. Quando ebbe finito di parlare disse a Simone: « Prendi il largo e
calate le reti per la pesca. Simone gli rispose: « Maestro, abbiamo faticato per
tutta la notte e non abbiamo preso nulla; pure sulla tua parola calerò le reti».
E avendolo fatto, presero una tale quantità di pesci che le loro reti si rompevano.
Allora fecero segno ai compagni dell'altra barca di venire ad aiutarli. E quelli
vennero e riempirono tutte e ,due le barche, tanto che per poco non affondavano,
Veduto questo, Simon Pietro si gettò ai piedi di Gesù, dicendo: « Signore, al-
lontanati da me che sono un peccatore! ››.Infatti un grande stupore si era impos-
sessato di lui e di tutti quelli che erano con lui, per la gran pesca che avevano
fatta; e così pure Giacomo e Giovanni,figli di Zebedeo, compagni di Simone. Ma
Gesù disse a Simone: « Non temere: d'ora innanzi tu sarai pescatore di uomini ››.
Ed essi, tratte le barche a terra, lasciata ogni cosa, lo seguirono.
E andando un po' avanti, vide Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fra-
tello, anch'essi nella barca intenti a rassettare le reti. Subito li chiamò: ed
essi, lasciando Zebedeo, loro padre, nella barca coi garzoni, lo seguirono.
sul lido di Genesaret, vide due barche ferme lungo la riva del lago. I pescatori
n'erano discesi e lavavano le reti. Eg1i salì sopra una di quelle barche, che era
di Simone, e lo pregò di scostarsi un po' da terra; poi, seduto, dalla barca ammae-
strava le folle. Quando ebbe finito di parlare disse a Simone: « Prendi il largo e
calate le reti per la pesca. Simone gli rispose: « Maestro, abbiamo faticato per
tutta la notte e non abbiamo preso nulla; pure sulla tua parola calerò le reti».
E avendolo fatto, presero una tale quantità di pesci che le loro reti si rompevano.
Allora fecero segno ai compagni dell'altra barca di venire ad aiutarli. E quelli
vennero e riempirono tutte e ,due le barche, tanto che per poco non affondavano,
Veduto questo, Simon Pietro si gettò ai piedi di Gesù, dicendo: « Signore, al-
lontanati da me che sono un peccatore! ››.Infatti un grande stupore si era impos-
sessato di lui e di tutti quelli che erano con lui, per la gran pesca che avevano
fatta; e così pure Giacomo e Giovanni,figli di Zebedeo, compagni di Simone. Ma
Gesù disse a Simone: « Non temere: d'ora innanzi tu sarai pescatore di uomini ››.
Ed essi, tratte le barche a terra, lasciata ogni cosa, lo seguirono.
E andando un po' avanti, vide Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fra-
tello, anch'essi nella barca intenti a rassettare le reti. Subito li chiamò: ed
essi, lasciando Zebedeo, loro padre, nella barca coi garzoni, lo seguirono.
Gesù insegna nella sinagoga di Cafarnao
Mc. 1, 21-28. Lc. 4, 31-37.
Mc. 1, 21-28. Lc. 4, 31-37.
* E giunsero a Cafarnao di sabato e subito, entrato nella sinagoga, insegnava.
E tutti erano pieni di stupore per il suo insegnamento, perché ammaestrava come
chi ha autorità, e non come gli šcribi.Nella loro sinagoga si trovava un uomo
posseduto da uno spirito immondo che gridava e diceva: « Che c'è fra noi e te,
Gesù di Nazareth? Tu sei venuto per mandarci in perdizione. Io so chi sei tu:
il Santo di Dio»..»Ma Gesù gli intimò:« Taci, ed esci da costui ››.
E lo spirito' immondo, dopo averlo sbattuto, gridando forte, uscì da' lui.Tutti
sbigottirono, tanto che discutevano tra loro dicendo: « Che è mai questo?
Un insegnamento nuovo dato con autorità! Anche agli spiriti impuri egli comanda,
e gli ubbidiscono! ››.Così la sua fama si diffiuse rapidamente e dovunque,
in tutta la regione della Galilea.
E tutti erano pieni di stupore per il suo insegnamento, perché ammaestrava come
chi ha autorità, e non come gli šcribi.Nella loro sinagoga si trovava un uomo
posseduto da uno spirito immondo che gridava e diceva: « Che c'è fra noi e te,
Gesù di Nazareth? Tu sei venuto per mandarci in perdizione. Io so chi sei tu:
il Santo di Dio»..»Ma Gesù gli intimò:« Taci, ed esci da costui ››.
E lo spirito' immondo, dopo averlo sbattuto, gridando forte, uscì da' lui.Tutti
sbigottirono, tanto che discutevano tra loro dicendo: « Che è mai questo?
Un insegnamento nuovo dato con autorità! Anche agli spiriti impuri egli comanda,
e gli ubbidiscono! ››.Così la sua fama si diffiuse rapidamente e dovunque,
in tutta la regione della Galilea.
Gesù guarisce la suocera di Pietro
Mt. 8, 14-15. Mc. 1, 29-31. Lc. 4, 38-39.
Mt. 8, 14-15. Mc. 1, 29-31. Lc. 4, 38-39.
* Uscito dalla sinagoga, andò con Giacomo e Giovanni in casa di Simone e di
Andrea. La suocera di Simone era a letto febbricitante. Subito gli parlarono di
lei. Egli, avvicinatosi, la prese per mano e la fece alzare; la febbre la lasciò
ed essa si mise a servirli.
Andrea. La suocera di Simone era a letto febbricitante. Subito gli parlarono di
lei. Egli, avvicinatosi, la prese per mano e la fece alzare; la febbre la lasciò
ed essa si mise a servirli.
A sera, in Cafarnao, Gesù guarisce altra gente .
Mt. 8, 16-17. Mc. 1, 32-34. Lc. 4, 4o-41
Mt. 8, 16-17. Mc. 1, 32-34. Lc. 4, 4o-41
* Al tramonto del sole tutti quelli che avevano infermi colpiti da diverse malat-
tie li portavano a lui: ed egli, imponendo le mani su ciascun di loro', li guariva.
Da molti di essi uscivano anche i demoni gridando: « Tu sei il Figlio di Dio! ››.
Ma egli li sgridava e non permetteva loro di parlare, perché sapevano che egli era
il Cristo.
tie li portavano a lui: ed egli, imponendo le mani su ciascun di loro', li guariva.
Da molti di essi uscivano anche i demoni gridando: « Tu sei il Figlio di Dio! ››.
Ma egli li sgridava e non permetteva loro di parlare, perché sapevano che egli era
il Cristo.
Gesù si ritira a pregare e lascia Cafarnao
Mc. 1, 35-38. Lc. 4, 42-43.
Mc. 1, 35-38. Lc. 4, 42-43.
* La mattina dopo, mentre era ancora molto buio, egli si alzò, uscì e se ne andò
in un luogo solitario, e là pregava. Simone con i suoi compagni lo cercarono
e trovatolo gli dissero. « Tutti ti cercano». Rispose loro: « Andiamo altrove,
nei villaggi vicini, affinché io predichi anche là. Per questo infatti io sono
venuto>>.
in un luogo solitario, e là pregava. Simone con i suoi compagni lo cercarono
e trovatolo gli dissero. « Tutti ti cercano». Rispose loro: « Andiamo altrove,
nei villaggi vicini, affinché io predichi anche là. Per questo infatti io sono
venuto>>.
Gesù viaggia attraverso la Galilea
Mt. 4, 23-25. Mc. 1, 39. Lc. 4, 44.
Mt. 4, 23-25. Mc. 1, 39. Lc. 4, 44.
* E Gesù andava attorno per tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe
e predicando il Vangelo del regno e risanando ogni malattia e ogni infermità nel
popolo. E la sua fama si diffuse per tutta la Siria. E gli portavano tutti gli
ammalati colpiti dalle malattie e dai dolori più disparati: indemoniati, lunatici,
paralítici; e li guarì. Grandi folle poi lo seguirono dalla Galilea e dalla Decapoli,
da Gerusalemme e dalla Giudea e da oltre il Giordano.
e predicando il Vangelo del regno e risanando ogni malattia e ogni infermità nel
popolo. E la sua fama si diffuse per tutta la Siria. E gli portavano tutti gli
ammalati colpiti dalle malattie e dai dolori più disparati: indemoniati, lunatici,
paralítici; e li guarì. Grandi folle poi lo seguirono dalla Galilea e dalla Decapoli,
da Gerusalemme e dalla Giudea e da oltre il Giordano.
Gesù guarisce un lebbroso
Mt. 18, 24. Mc. 1, 40-45. Lc. 5, 12-16.
Mt. 18, 24. Mc. 1, 40-45. Lc. 5, 12-16.
* E un lebbroso venne a lui e lo pregava in ginocchio dicendogli: « Se vuoi,
tu puoi mondarmi! ››.Gesù, impietosito,stese la mano, lo toccò e gli disse: « Lo
voglio, sii mondato». Subito la lebbra sparì e fu mondato. E, con tono severo,
Gesù subito lo congedò, dicendogli:Bada di non dirlo a nessuno; ma va',mostrati
al sacerdote e offri per la tua purificazione quel che Mosè ha prescritto,
perchè serva loro come testimonianza della tua guarigione ››. Ma quello, partito,
incominciò a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più en-
trare pubblicamente in una città, ma se ne stava fuori in luoghi solitari. Tuttavia
la gente veniva a lui da ogni parte.
tu puoi mondarmi! ››.Gesù, impietosito,stese la mano, lo toccò e gli disse: « Lo
voglio, sii mondato». Subito la lebbra sparì e fu mondato. E, con tono severo,
Gesù subito lo congedò, dicendogli:Bada di non dirlo a nessuno; ma va',mostrati
al sacerdote e offri per la tua purificazione quel che Mosè ha prescritto,
perchè serva loro come testimonianza della tua guarigione ››. Ma quello, partito,
incominciò a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più en-
trare pubblicamente in una città, ma se ne stava fuori in luoghi solitari. Tuttavia
la gente veniva a lui da ogni parte.
Ritornato a Cafarnao, Gesù sana un paralitico
Mt. 9, 1-8. Mc. 2, 1-12. Lc. 5, 17-26.
Mt. 9, 1-8. Mc. 2, 1-12. Lc. 5, 17-26.
* E dopo alcuni giorni, entrato nuovamente in Cafarnao, si seppe che era in
casa. E vi si radunarono molte persone, così che non c'era più posto neppure
davanti alla porta. Ed egli predicava loro la Parola. E vennero alcuni a portargli
un paraIitico, sorretto da quattro uomini. Non potendolo introdurre sino a lui a causa
della folla, scoprirono il tetto dalla parte dove egli si trovava e, fatta un'apertura,
vi calarono il giaciglio sul quale stava il paralitico. Gesù, vedendo da ciò la loro
fede, disse al paralitico: « Figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati.Or vi erano alcuni
scribi là seduti, e ragionavano in cuor loro: «Come mai costui parla così? Bestemmia!
Chi può rimettere i peccati se non Dio solo?. Subito Gesù, conosciuto nel suo spirito
che così ragionavano dentro di sé, disse loro: « Perché ragionate così nei vostri cuori?
Cos'è più facile:dire al paralitico: “Ti sono rimessi i peccati, oppure dirgli: Alzati,
prendi il tuo giaciglio e cammina?.Ora, affinché sappiate che il Figlio dell'uomo ha sulla
terra il potere di rimettere i peccati,(disse rivolto al paralitico): Dico a te:alzati,
prendi il tuo giaciglio e vattene a casa tua ››. Quello s'alzò, prese subito il suo
giaciglio e se n'andò, così che tutti stupivano e glorificavano Dio dicendo:
« Non abbiamo mai veduto nulla di simile ».
casa. E vi si radunarono molte persone, così che non c'era più posto neppure
davanti alla porta. Ed egli predicava loro la Parola. E vennero alcuni a portargli
un paraIitico, sorretto da quattro uomini. Non potendolo introdurre sino a lui a causa
della folla, scoprirono il tetto dalla parte dove egli si trovava e, fatta un'apertura,
vi calarono il giaciglio sul quale stava il paralitico. Gesù, vedendo da ciò la loro
fede, disse al paralitico: « Figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati.Or vi erano alcuni
scribi là seduti, e ragionavano in cuor loro: «Come mai costui parla così? Bestemmia!
Chi può rimettere i peccati se non Dio solo?. Subito Gesù, conosciuto nel suo spirito
che così ragionavano dentro di sé, disse loro: « Perché ragionate così nei vostri cuori?
Cos'è più facile:dire al paralitico: “Ti sono rimessi i peccati, oppure dirgli: Alzati,
prendi il tuo giaciglio e cammina?.Ora, affinché sappiate che il Figlio dell'uomo ha sulla
terra il potere di rimettere i peccati,(disse rivolto al paralitico): Dico a te:alzati,
prendi il tuo giaciglio e vattene a casa tua ››. Quello s'alzò, prese subito il suo
giaciglio e se n'andò, così che tutti stupivano e glorificavano Dio dicendo:
« Non abbiamo mai veduto nulla di simile ».
Gesù chiama Matteo all'apostolato
Mt. 9, 9-13. Mc. 2, 13-17. Lc. 5, 27-32.
Mt. 9, 9-13. Mc. 2, 13-17. Lc. 5, 27-32.
* Ed egli uscì di nuovo dirigendosi verso il lago; e tutto il popolo andava a lui
ed egli lo ammaestrava. E passando, vide Levi [detto Matteo], figlio d'Alfeo, che stava
seduto al banco di esattore, e gli disse: « Seguimi ››. Ed egli, alzatosi, lo seguì.
E mentre Gesù si trovava adagiato a mensa in casa di lui, molti pubblicani e peccatori
si trovarono a mensa con Gesù e i suoi discepoli. Infatti erano molti che l'avevano seguito.
Gli scribi dei farisei, vedendolo mangiare con pubblicani e peccatori, domandarono ai suoi
discepoli: Come mai mangia e beve con pubblicani e peccatori? ››. Gesù, che aveva udito,
rispose loro :« Non hanno bisogno del medico i sani, ma gli ammalati; io non sono
venuto a chiamare i giusti, m'a i peccatri ››. `
ed egli lo ammaestrava. E passando, vide Levi [detto Matteo], figlio d'Alfeo, che stava
seduto al banco di esattore, e gli disse: « Seguimi ››. Ed egli, alzatosi, lo seguì.
E mentre Gesù si trovava adagiato a mensa in casa di lui, molti pubblicani e peccatori
si trovarono a mensa con Gesù e i suoi discepoli. Infatti erano molti che l'avevano seguito.
Gli scribi dei farisei, vedendolo mangiare con pubblicani e peccatori, domandarono ai suoi
discepoli: Come mai mangia e beve con pubblicani e peccatori? ››. Gesù, che aveva udito,
rispose loro :« Non hanno bisogno del medico i sani, ma gli ammalati; io non sono
venuto a chiamare i giusti, m'a i peccatri ››. `
Gesù risolve la questione del digiuno
Mt. 9, 14-17. Mc. 2, 18-22. Lc. 5, 33-39.
Mt. 9, 14-17. Mc. 2, 18-22. Lc. 5, 33-39.
* I discepoli di Giovanni e i farisei facevano un digiuno, ed alcuni gli domandarono:
Perché i discepoli di Giovanni e dei farisei digiunano mentre i tuoi discepoli non
digiugnano? . Gesù rispose loro:Possono forse gli invitati a nozze digiunare mentre
lo sposo è con loro? Finché lo sposo è con loro non possono digiunare. Ma verranno i
giorni nei quali lo sposo sarà loro tolto e allora, in quei giorni, digiuneranno.
Nessuno cuce un pezzo di stoffa nuova su un abito vecchio, altrimenti la toppa nuova
porta via un po' del vecchio, e lo strappo si fa più grande. E nessuno versa vino nuovo
in otri vecchi, altrimenti il vino fa scoppiare gli otri, e si perche il vino e anche
gli otri; ma vino nuovo a otri nuovi». '
Perché i discepoli di Giovanni e dei farisei digiunano mentre i tuoi discepoli non
digiugnano? . Gesù rispose loro:Possono forse gli invitati a nozze digiunare mentre
lo sposo è con loro? Finché lo sposo è con loro non possono digiunare. Ma verranno i
giorni nei quali lo sposo sarà loro tolto e allora, in quei giorni, digiuneranno.
Nessuno cuce un pezzo di stoffa nuova su un abito vecchio, altrimenti la toppa nuova
porta via un po' del vecchio, e lo strappo si fa più grande. E nessuno versa vino nuovo
in otri vecchi, altrimenti il vino fa scoppiare gli otri, e si perche il vino e anche
gli otri; ma vino nuovo a otri nuovi». '
« Il sabato è fatto per l'uomo, e non l'uomo per il sabato ››
Mt. 12, 1-8. Mc. 2, 23-28. Lc. 6, 1-5.
Mt. 12, 1-8. Mc. 2, 23-28. Lc. 6, 1-5.
* Gli avvenne poi un sabato di attraversare i campi seminati, e i suoi discepoli,
strada facendo, si misero a cogliere delle spighe. Allora i farisei gli dissero:
Perché essi fanno di sabato quel che non è permesso?. Egli rispose loro: « Non
avete! mai letto quel che fece Davide quando fu nel bisogno ed ebbe fame, lui e
quanti erano con lui? Come entrò nella casa di Dio, al tempo del sommo sacerdote
Abiatar, e mangio' i pani della Proposizione, dei quali a nessuno è lecito ci-
barsi se non ai sacerdoti, e ne diede anche ai suoi compagni? ››.E disse loro:
« Il sabato è fatto per l'uomo e non l'uomo per il sabato; perciò il Figlio del-
l'uomo è padrone anche del sabato .
strada facendo, si misero a cogliere delle spighe. Allora i farisei gli dissero:
Perché essi fanno di sabato quel che non è permesso?. Egli rispose loro: « Non
avete! mai letto quel che fece Davide quando fu nel bisogno ed ebbe fame, lui e
quanti erano con lui? Come entrò nella casa di Dio, al tempo del sommo sacerdote
Abiatar, e mangio' i pani della Proposizione, dei quali a nessuno è lecito ci-
barsi se non ai sacerdoti, e ne diede anche ai suoi compagni? ››.E disse loro:
« Il sabato è fatto per l'uomo e non l'uomo per il sabato; perciò il Figlio del-
l'uomo è padrone anche del sabato .
Gesù guarisce un uomo dalla mano paralìzzata
Mr. 12, 9-13. Mc. 3, 1-5. Lc. 6, 6-11.
Mr. 12, 9-13. Mc. 3, 1-5. Lc. 6, 6-11.
* Un altro sabato egli entrò nella sinagoga e si mise a insegnare. C'era là un
uomo che aveva la mano destra paralizzata. Gli scribi e i farisei l'osservavano
per vedere se egli lo guarisse di sabato e così avere un capo d'accusa contro di lui.
Ma egli, che conosceva i loro pensieri, disse all'uomo che aveva la mano para-
lizzata: « Alzati e mettiti qua nel mezzo ››.Quello si alzò e se ne stette in piedi. Poi
Gesù disse a loro: « Domando a voi: è lecito in giorno di sabato far del bene anziché
far del male, salvare una vita anziché perderla? ››.E volgendo lo Sguardo su loro tutti,
disse all'uomo: « Stendi la tua mano ››. Quegli la stese e la sua mano ridivenne normale.
Ma essi furono invasi da furore, e discutevano fra loro che cosa potessero fare a Gesù.
uomo che aveva la mano destra paralizzata. Gli scribi e i farisei l'osservavano
per vedere se egli lo guarisse di sabato e così avere un capo d'accusa contro di lui.
Ma egli, che conosceva i loro pensieri, disse all'uomo che aveva la mano para-
lizzata: « Alzati e mettiti qua nel mezzo ››.Quello si alzò e se ne stette in piedi. Poi
Gesù disse a loro: « Domando a voi: è lecito in giorno di sabato far del bene anziché
far del male, salvare una vita anziché perderla? ››.E volgendo lo Sguardo su loro tutti,
disse all'uomo: « Stendi la tua mano ››. Quegli la stese e la sua mano ridivenne normale.
Ma essi furono invasi da furore, e discutevano fra loro che cosa potessero fare a Gesù.
Gesù continua ad operare guarigioni
Mt. 4, 24-25. Mc. 3, 17-12. Lc. 6, 17-19. Mt. 12, 11-21.
Mt. 4, 24-25. Mc. 3, 17-12. Lc. 6, 17-19. Mt. 12, 11-21.
* Gesù si ritirò verso il lago con i suoi discepoli, e una folla numerosa lo seguì
dalla Galilea; Be anche dalla Giudea e da Gerusalemme e dall'Idumea e da oltre il
Giordano e dalla regione di Tiro e di Sidone una grande moltitudine, udendo parlare
di tutto ciò che egli faceva, venne a lui. Disse perciò ai discepoli che gli tenes-
sero pronta una barca, perché la folla non l'opprimesse. E, siccome ne aveva guariti
molti, gli ammalati si premevano addosso a lui per toccarlo.
E gli spiriti immondi, quando lo vedevano, glì si prostravano davanti e gridavano:
« Tu sei il Figlio di Dio!››. Ma egli ordinò loro con tono severo di non manifestare
chi egli fosse. Cosi si compiva ciò che fu detto dal Profeta Isaia: Ecco il mio Servo,
che ho scelto,il mio diletto nel quale si compiace l'anima mia. Porrò il mio Spirito
sopra di lui, ed egli annunzierà la giustizia alle nazioni.
Non disputerà né griderà,né udirà alcuno nelle piazze la sua voce.
Non spezzerà la 'canna piegata, né spegnerà il lucignolo fumigante,
finché non abbia fatto trionfare la giustizia.
E nel nome di lui i popoli porranno la loro speranza”.
dalla Galilea; Be anche dalla Giudea e da Gerusalemme e dall'Idumea e da oltre il
Giordano e dalla regione di Tiro e di Sidone una grande moltitudine, udendo parlare
di tutto ciò che egli faceva, venne a lui. Disse perciò ai discepoli che gli tenes-
sero pronta una barca, perché la folla non l'opprimesse. E, siccome ne aveva guariti
molti, gli ammalati si premevano addosso a lui per toccarlo.
E gli spiriti immondi, quando lo vedevano, glì si prostravano davanti e gridavano:
« Tu sei il Figlio di Dio!››. Ma egli ordinò loro con tono severo di non manifestare
chi egli fosse. Cosi si compiva ciò che fu detto dal Profeta Isaia: Ecco il mio Servo,
che ho scelto,il mio diletto nel quale si compiace l'anima mia. Porrò il mio Spirito
sopra di lui, ed egli annunzierà la giustizia alle nazioni.
Non disputerà né griderà,né udirà alcuno nelle piazze la sua voce.
Non spezzerà la 'canna piegata, né spegnerà il lucignolo fumigante,
finché non abbia fatto trionfare la giustizia.
E nel nome di lui i popoli porranno la loro speranza”.
Gesù sceglie i dodici I
Mt. 5, 1; 10, 14. Mc. 3, 13-19. Lc. 6, 12-16.
Mt. 5, 1; 10, 14. Mc. 3, 13-19. Lc. 6, 12-16.
* In quei giorni egli andò sulla montagna a pregare, e vi passò tutta la notte
pregando Dio. Quando fu giorno chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici
ai quali diede anche il nome di Apostoli: Simone, che chiamò anche Pietro, e An-
drea suo fratello, Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso,
Giacomo, il figlio di Alfeo, Simone detto Zelota, Giuda, fratello -di Giacomo, e
Giuda Iscariota che divenne poi traditore.
pregando Dio. Quando fu giorno chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici
ai quali diede anche il nome di Apostoli: Simone, che chiamò anche Pietro, e An-
drea suo fratello, Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso,
Giacomo, il figlio di Alfeo, Simone detto Zelota, Giuda, fratello -di Giacomo, e
Giuda Iscariota che divenne poi traditore.
Gesù proclama le beatitudìni
Lc. 6, 17-20. Mt. 5 (1-2) 3-12. Lc. 6, 21-26.
Lc. 6, 17-20. Mt. 5 (1-2) 3-12. Lc. 6, 21-26.
* Disceso con loro, si fermò in un luogo pianeggiante, tra la folla dei discepoli
e una grande moltitudine di popolo accorsa da tutta la Giudea e da Gerusalemme e
dal litorale di Tiro e di Sidone, per ascoltarlo e per essere sanati dalle loro
infermità. Anche quelli che erano tormentati da spiriti immondi n'erano guariti.
E tutta la folla cercava di toccarlo, perché usciva da lui una forza che guariva tutti.
Egli allora, alzati gli occhi sui suoi discepoli, disse: Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli. Beati gli afflitti, perché saranno consolati.
Beati i miti, perché possederanno la terra. Beati gli affamati e' gli assetati di
giustizia, perché saranno saziati.Beati i misericordiosi, perché otterrano misericordia.
Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati i fautori di pace, perché saranno
chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati a causa della giustizia, perché di essi
è il regno dei cieli.Beati sarete voi quando vi disprezzeranno e vi perseguiteranno
e diranno ogni male, falsamente, contro di voi, per causa mia.Godete ed esultate, perché
grande è la ricompensa vostra nei cieli; così infatti perseguitarono i profeti che
vi precedettero.
e una grande moltitudine di popolo accorsa da tutta la Giudea e da Gerusalemme e
dal litorale di Tiro e di Sidone, per ascoltarlo e per essere sanati dalle loro
infermità. Anche quelli che erano tormentati da spiriti immondi n'erano guariti.
E tutta la folla cercava di toccarlo, perché usciva da lui una forza che guariva tutti.
Egli allora, alzati gli occhi sui suoi discepoli, disse: Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli. Beati gli afflitti, perché saranno consolati.
Beati i miti, perché possederanno la terra. Beati gli affamati e' gli assetati di
giustizia, perché saranno saziati.Beati i misericordiosi, perché otterrano misericordia.
Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati i fautori di pace, perché saranno
chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati a causa della giustizia, perché di essi
è il regno dei cieli.Beati sarete voi quando vi disprezzeranno e vi perseguiteranno
e diranno ogni male, falsamente, contro di voi, per causa mia.Godete ed esultate, perché
grande è la ricompensa vostra nei cieli; così infatti perseguitarono i profeti che
vi precedettero.
Voi siete il sale della terra e luce del mondo.
Mr. 5, 13-16.
Mr. 5, 13-16.
* Voi siete il sale della terra; ma se il sale diventa insipido, con che gli si renderà
il sapore? Non serve ad altro che ad essere buttato via e calpestato dagli uomini.
Voi siete, la luce del mondo. Non può stare nascosta una città situata sopra un monte;
né si accende una lucerna per metterla' sotto il moggio, ma sul candelabro, e fa luce
a tutti quelli che' sono in casa. Così splenda la vostra luce davanti agli uomini,
perché, vedendo le vostre opere buone, diano gloria al Padre vostro che è nei cieli
il sapore? Non serve ad altro che ad essere buttato via e calpestato dagli uomini.
Voi siete, la luce del mondo. Non può stare nascosta una città situata sopra un monte;
né si accende una lucerna per metterla' sotto il moggio, ma sul candelabro, e fa luce
a tutti quelli che' sono in casa. Così splenda la vostra luce davanti agli uomini,
perché, vedendo le vostre opere buone, diano gloria al Padre vostro che è nei cieli
5 capitolo
«Non sono venuto ad abolire, ma a perfezionare »
Mt. 5, 17-20.
* Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti: non venni ad
abolire, ma a perfezionare. In verità vi dico: Non passeranno il cielo e la terra
senza che un solo iota o un solo apice della Legge sia compiuto. Chi dunque vio-
lerà uno solo di questi comandamenti, anche dei più piccoli, e così insegnerà agli
uomini, sarà considerato minimo nel Regno dei cieli; chi invece li osserverà e così
insegnerà, sarà considerato grande nel Regno dei cieli.
Io vi -dico: se la vostra giustizia non sarà più perfetta di quella degli scribi e
dei farisei, non entrerete nel Regno dei Cieli ››.
«Prima riconciliati con .il tuo fratello ››
Mt. s, 21-26.
* Avete udito che è stato detto agli antichi: Non ucciderai e chi ucciderà
sarà passibile di condanna . Ma io vi dico che chiunque s'adira contro il suo
fratello sarà passibile di condanna; chi poi dirà al suo fratello: " raca ”, sarà de-
ferito al Sinedrio; chi poi gli dirà: “ empio”, sarà condannato alla Geenna di
fuoco. Se dunque stai per offrire il tuo dono all'altare e là ti ricordi che il tuo fratello
ha qualche cosa contro dite, lascia il tuo dono davanti all'altare, e va' prima a
riconciliarti col tuo fratello, e allora vieni e offri il tuo dono..
Mettiti d'accordo col tuo avversario, mentre ancora sei con lui per la strada;
perché non accada che l'avversario ti consegni al giudice e il giudice all'esecutore
e così tu sia gettato in carcere. In verità ti dico che di là non uscirai finché
non abbia pagato fino all'ultimo spicciolo.
Gesù condanna i cattivi pensieri
Mt. 5, 27-30.
* Avete udito che è stato detto: “ Non commetterai adulterio ". Ma io vi dico
che chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso con lei adul-
terio nel suo cuore. Se dunque il tuo occhio destro ti è causa di peccato, cava-
lo e gettalo via da te: perché è meglio per te che përisca un tuo membro, piut-
tosto che l'intero tuo corpo sia gettato nella Geenna. E se la tua mano destra
ti è causa di peccato, troncala e gettala via da te perché è meglio per te che pe-
risca un tuo membro. piuttosto che l'intero tuo corpo sia gettato nella Geenna.
Gesù dichiara indissolubile il matrimonio
Mt. 5, 31-32.
* E' stato anche detto: “Chi vorrà rimandare la propria moglie, le dia il libel-
lo di ripudio". Ma io vi dico che chiunque rimanda la propria moglie, eccettuato
il caso di concubinato, la espone all'adulterio, e chi sposa una ripudiata commette
adulterio ››.
« Non giurate »
Mt. 5, 33-37.
* Ancora avete udito che fu detto agli antichi: “ Non spergiurerai, ma manter-
rai i tuoi giuramenti al Signore”. Io però vi dico di non giurare affatto, né per
il cielo, perché è il trono di Dio, né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi
piedi, né per Gerusalemme, perché è la città del gran Re. Neppure per la tua
testa non giurare, perché non puoi fare bianco o nero un solo capello. Sia in-
vece il vostro discorso: sì (se è) sì; no (se è) no; quel che si dice in più viene
dal Maligno ››, _
«Amate i vostri nemici e pregate per loro »
Mt. 5, 38-48. Lc. 6, 27-36.
* Avete udito che fu detto: “ Occhio per occhio e dente per dente ?. Ma io
vi dico: Non opponete resistenza al malvagio: anzi a chi ti schiaffeggia sulla
guancia destra porgi anche la sinistra; e a chi vuole citarti in giudizio per pren-
derti la tunica, lascia anche il mantello; e se uno ti costringe ad andare con lui
per un miglio, va' insieme con lui per due. “A chi ti chiede, dà; e a chi ti do-
manda un prestito, non voltare le spalle. Avete udito che fu detto: “ Amerai il
prossimo tuo e odierai il tuo nemico”. Ma io vi dico: Amate i vostri nemici e
pregate per i vostri persecutori affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli,
il quale fa sorgere il suo sole sopra i cattivi e sopra i buoni e manda la sua piog-
gia sopra i giusti e sopra gli ingiusti. Che se voi amate soltanto quelli che vi
amano, quale ricompensa ne avrete? Non fanno forse lo stesso anche i pubblicani?
E se salutate soltanto i vostri fratelli, che fate di straordinario? Non fanno for-
se lo stesso anche i pagani? Voi dunque siate perfetti come è perfetto il vostro
Padre che è nei cieli ››.
« Non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra »
Mt. 6, 1-4.
* Attenti poi a non fare le vostre opere buone in presenza degli uomini per
essere guardati da loro, altrimenti non avrete ricompensa presso il Padre vostro
che è nei cieli. Quando dunque fai elemosina, non suonare la tromba davanti a te,
come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e per le strade per essere lodati dagli uomini;
in verità vi dico: essi hanno già ricevuto la loro ricompensa. Ma quando tu fai ele-
mosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, affinché la tua ele-
mosina rimanga segreta, e il Padre tuo che vede nel segreto te ne darà la ricompensa ››.
«Prega il Padre tuo nel segreto»
Mt. 6, 5-6. 6, 7-15.
* E quando pregate, non siate come gli ipocriti che pregano per essere veduti,
stando in piedi in mezzo alle sinagoghe e agli angoli delle piazze; in verità vi dico
che hanno già ricevuto la loro ricompensa. Tu invece, quando preghi, entra nella
tua stanza e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto, e il Padre tuo che
vede nel segreto te ne darà la ricompensa.
« Che il tuo digiuno non appaia»
Mt. 6, 16-18.
* Quando poi digiunate, non fate il viso afflitto come gli ipocriti, che sfigu-
rano le loro facce per mostrare agli altri che digiunano; in verità vi dico che han-
no già ricevuto la loro ricompensa. Tu invece quando digiuni profumati la testa
e làvati la faccia, affinché il tuo digiuno non appaia davanti agli uomini, ma al
Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo che vede nel segreto te ne darà la ricompensa .
« Accumulate tesori per voi in cielo »
Mt. 6, 19-21.
* Non accumulate tesori sulla terra, dove tignola e corrosione distruggono e
dove i ladri penetrano e rubano; ma accumulate per voi tesori in cielo, dove né
tignola né corrosione distruggono e dove i ladri non penetrano né rubano. Perché
dove è il tuo tesoro là sarà pure il tuo cuore.
Necessità della luce interiore
Mt. 6, 22-23.
* La lucerna del corpo è l'occhio: se il tuo occhio è sano, anche tutto il tuo
corpo sarà illuminato; ma se il tuo occhio è malato, tutto il tuo corpo sarà nel
buio. Se dunque la luce che è dentro di te è oscurità, quanto dense saranno le
tenebre! ››.
«Non potete servire a due padroni»
Mt. 6, 24.
* Nessuno può servire a due padroni; infatti o odierà l'uno e amerà l'altro, op-
pure si affezionerà all'uno e disprezzerà l'altro. Non potete servire a Dio e a
mammona.
« Cercate innanzi tutto il Regno di Dio... ››
Mt. 6, 25-34.
* Perciò vi dico: non vi affannate per la vostra vita, di quel che mangerete o
che berrete, né per il vostro corpo, di che vestirete; non vale forse la vita più del
nutrimento, e il corpo più del vestito? Osservate gli uccelli del cielo: non
seminano né mietono, né radunano in granai, eppure il Padre vostro celeste li
nutre. Non valete forse voi più di loro? E chi di voi, per quanto s'affanni, può pro-
lungare anche solo di poco la durata della propria vita?E circa il vestito, perché
v'affannate? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano né filano,
eppure io vi dico che nemmeno Salomone in tutta la sua gloria fu mai vestito come
uno di essi. Se dunque Dio riveste così l'erba del campo che oggi c'è e domani si getta
nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca fede? “Non v'affannate
dunque dicendo: che mangeremo? oppure: che berremo? oppure: di che ci vesti-
remo? perché sono i pagani che si preoccupano di queste cose; il Padre vostro
celeste infatti sa che voi abbisognate di tutto questo. Cercate innanzi tutto il re-
gno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in più. Non
v'affannate dunque per il domani, perché il domani provvederà a sé stesso. Basta a
ciascun giorno la sua pena ».
« Perché osservi la pagliuzza nell'occhìo di tuo fratello? ››
Mt. 7, 1-6. Lc. 6, 37-42.
* Non giudicate affinché non siate ;giudicati: perché con quel giudizio col qua-
le giudicate sarete giudicati, e con la misura con la quale misurate sarete misu-
rati. Perché osservi la pagliuzza che è nell'occhio del tuo fratello, mentre non t'ac-
corgi della trave che è nel tuo occhio? O come dirai al tuo fratello: permetti
che io tolga la pagliuzza dal tuo occhio, quando una trave è nell'occhio tuo? Ipo-
crita, togli prima dal tuo occhio la trave, e allora ci vedrai a togliere la pagliuzza
dall'occhio del tuo fratello. Non date le cose sante ai cani, né gettate le vostre perle
davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e si rivoltino a sbranarvi ››.
Gesù dà la regola per l'amore del prossimo
Mt. 7, 12.
* Fate dunque agli altri tutto quello che volete che gli altri facciano a voi, perché
questa è la Legge e i Profeti ».
« Entrate per la porta stretta ››
Mt. 7, 13-14.
* Entrate per la porta stretta, perché è larga la porta e spaziosa la strada che
conduce alla perdizione, e molti sono quelli che vi entrano. Quanto stretta ݏ la
porta e angusta la strada che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano! ››.
« Guardatevi dai falsi profeti»
Mt. 7, 15-20. Lc. 6, 43-45.
* Guardatevi dai falsi profeti, i quali vengono a voi in veste di pecora, ma den-
tro sono lupi rapaci. Dai loro frutti li potrete riconoscere. Si colgono forse grap-
poli dalle spine e fichi dai rovi? Così ogni albero buono dà frutti buoni e ogni
albero cattivo dà frutti cattivi. Non può un albero buono dare frutti cattivi, né un
albero cattivo dare frutti buoni. Ogni albero che non dà buon frutto è tagliato
e gettato nel fuoco. Dunque dai loro frutti li potrete riconoscere .
« Fate la volontà di Dio ››
Mt. 7, 21-23. Lc. 6, 46.
* Non chiunque mi dice: “ Signore Signore!" entrerà nel regno dei cieli, ma
chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. Molti mi diranno in quel giorno:
“Signore, Signore! Non profetammo noi nel tuo nome, e nel tuo nome non scac-
ciammo demoni, e nel tuo nome non facemmo molti prodigi? Ma allora io
dirò loro: Non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi, che avete commesso
l'iniquità! ».
Parabola della casa sulla roccia
Mt. 7, 24-29. Lc. 6, 47-49; 7, 1.
* Chi dunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica è simile a un
uomo saggio il quale edificò la sua casa sopra la roccia. Cadde la pioggia, e ven-
nero i fiumi, e soffiarono i venti e irruppero su quella casa, ma essa non crollò
perché era fondata sulla roccia. Ma chiunque ascolta queste mie parole e non
le mette in pratica è simile a un uomo stolto il quale edificò la sua casa
sopra la sabbia. Cadde la pioggia e vennero i fiumi e soffiarono i venti e irrup-
pero su quella casa, e crollò, e la sua rovina fu grande ››. Quando Gesù ebbe
terminato questi discorsi, le folle erano prese da meraviglia per il suo
insegnamento, perché egli le ammaestrava con autorità e non come i
loro scríbi.
«Non sono venuto ad abolire, ma a perfezionare »
Mt. 5, 17-20.
* Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti: non venni ad
abolire, ma a perfezionare. In verità vi dico: Non passeranno il cielo e la terra
senza che un solo iota o un solo apice della Legge sia compiuto. Chi dunque vio-
lerà uno solo di questi comandamenti, anche dei più piccoli, e così insegnerà agli
uomini, sarà considerato minimo nel Regno dei cieli; chi invece li osserverà e così
insegnerà, sarà considerato grande nel Regno dei cieli.
Io vi -dico: se la vostra giustizia non sarà più perfetta di quella degli scribi e
dei farisei, non entrerete nel Regno dei Cieli ››.
«Prima riconciliati con .il tuo fratello ››
Mt. s, 21-26.
* Avete udito che è stato detto agli antichi: Non ucciderai e chi ucciderà
sarà passibile di condanna . Ma io vi dico che chiunque s'adira contro il suo
fratello sarà passibile di condanna; chi poi dirà al suo fratello: " raca ”, sarà de-
ferito al Sinedrio; chi poi gli dirà: “ empio”, sarà condannato alla Geenna di
fuoco. Se dunque stai per offrire il tuo dono all'altare e là ti ricordi che il tuo fratello
ha qualche cosa contro dite, lascia il tuo dono davanti all'altare, e va' prima a
riconciliarti col tuo fratello, e allora vieni e offri il tuo dono..
Mettiti d'accordo col tuo avversario, mentre ancora sei con lui per la strada;
perché non accada che l'avversario ti consegni al giudice e il giudice all'esecutore
e così tu sia gettato in carcere. In verità ti dico che di là non uscirai finché
non abbia pagato fino all'ultimo spicciolo.
Gesù condanna i cattivi pensieri
Mt. 5, 27-30.
* Avete udito che è stato detto: “ Non commetterai adulterio ". Ma io vi dico
che chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso con lei adul-
terio nel suo cuore. Se dunque il tuo occhio destro ti è causa di peccato, cava-
lo e gettalo via da te: perché è meglio per te che përisca un tuo membro, piut-
tosto che l'intero tuo corpo sia gettato nella Geenna. E se la tua mano destra
ti è causa di peccato, troncala e gettala via da te perché è meglio per te che pe-
risca un tuo membro. piuttosto che l'intero tuo corpo sia gettato nella Geenna.
Gesù dichiara indissolubile il matrimonio
Mt. 5, 31-32.
* E' stato anche detto: “Chi vorrà rimandare la propria moglie, le dia il libel-
lo di ripudio". Ma io vi dico che chiunque rimanda la propria moglie, eccettuato
il caso di concubinato, la espone all'adulterio, e chi sposa una ripudiata commette
adulterio ››.
« Non giurate »
Mt. 5, 33-37.
* Ancora avete udito che fu detto agli antichi: “ Non spergiurerai, ma manter-
rai i tuoi giuramenti al Signore”. Io però vi dico di non giurare affatto, né per
il cielo, perché è il trono di Dio, né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi
piedi, né per Gerusalemme, perché è la città del gran Re. Neppure per la tua
testa non giurare, perché non puoi fare bianco o nero un solo capello. Sia in-
vece il vostro discorso: sì (se è) sì; no (se è) no; quel che si dice in più viene
dal Maligno ››, _
«Amate i vostri nemici e pregate per loro »
Mt. 5, 38-48. Lc. 6, 27-36.
* Avete udito che fu detto: “ Occhio per occhio e dente per dente ?. Ma io
vi dico: Non opponete resistenza al malvagio: anzi a chi ti schiaffeggia sulla
guancia destra porgi anche la sinistra; e a chi vuole citarti in giudizio per pren-
derti la tunica, lascia anche il mantello; e se uno ti costringe ad andare con lui
per un miglio, va' insieme con lui per due. “A chi ti chiede, dà; e a chi ti do-
manda un prestito, non voltare le spalle. Avete udito che fu detto: “ Amerai il
prossimo tuo e odierai il tuo nemico”. Ma io vi dico: Amate i vostri nemici e
pregate per i vostri persecutori affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli,
il quale fa sorgere il suo sole sopra i cattivi e sopra i buoni e manda la sua piog-
gia sopra i giusti e sopra gli ingiusti. Che se voi amate soltanto quelli che vi
amano, quale ricompensa ne avrete? Non fanno forse lo stesso anche i pubblicani?
E se salutate soltanto i vostri fratelli, che fate di straordinario? Non fanno for-
se lo stesso anche i pagani? Voi dunque siate perfetti come è perfetto il vostro
Padre che è nei cieli ››.
« Non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra »
Mt. 6, 1-4.
* Attenti poi a non fare le vostre opere buone in presenza degli uomini per
essere guardati da loro, altrimenti non avrete ricompensa presso il Padre vostro
che è nei cieli. Quando dunque fai elemosina, non suonare la tromba davanti a te,
come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e per le strade per essere lodati dagli uomini;
in verità vi dico: essi hanno già ricevuto la loro ricompensa. Ma quando tu fai ele-
mosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, affinché la tua ele-
mosina rimanga segreta, e il Padre tuo che vede nel segreto te ne darà la ricompensa ››.
«Prega il Padre tuo nel segreto»
Mt. 6, 5-6. 6, 7-15.
* E quando pregate, non siate come gli ipocriti che pregano per essere veduti,
stando in piedi in mezzo alle sinagoghe e agli angoli delle piazze; in verità vi dico
che hanno già ricevuto la loro ricompensa. Tu invece, quando preghi, entra nella
tua stanza e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto, e il Padre tuo che
vede nel segreto te ne darà la ricompensa.
« Che il tuo digiuno non appaia»
Mt. 6, 16-18.
* Quando poi digiunate, non fate il viso afflitto come gli ipocriti, che sfigu-
rano le loro facce per mostrare agli altri che digiunano; in verità vi dico che han-
no già ricevuto la loro ricompensa. Tu invece quando digiuni profumati la testa
e làvati la faccia, affinché il tuo digiuno non appaia davanti agli uomini, ma al
Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo che vede nel segreto te ne darà la ricompensa .
« Accumulate tesori per voi in cielo »
Mt. 6, 19-21.
* Non accumulate tesori sulla terra, dove tignola e corrosione distruggono e
dove i ladri penetrano e rubano; ma accumulate per voi tesori in cielo, dove né
tignola né corrosione distruggono e dove i ladri non penetrano né rubano. Perché
dove è il tuo tesoro là sarà pure il tuo cuore.
Necessità della luce interiore
Mt. 6, 22-23.
* La lucerna del corpo è l'occhio: se il tuo occhio è sano, anche tutto il tuo
corpo sarà illuminato; ma se il tuo occhio è malato, tutto il tuo corpo sarà nel
buio. Se dunque la luce che è dentro di te è oscurità, quanto dense saranno le
tenebre! ››.
«Non potete servire a due padroni»
Mt. 6, 24.
* Nessuno può servire a due padroni; infatti o odierà l'uno e amerà l'altro, op-
pure si affezionerà all'uno e disprezzerà l'altro. Non potete servire a Dio e a
mammona.
« Cercate innanzi tutto il Regno di Dio... ››
Mt. 6, 25-34.
* Perciò vi dico: non vi affannate per la vostra vita, di quel che mangerete o
che berrete, né per il vostro corpo, di che vestirete; non vale forse la vita più del
nutrimento, e il corpo più del vestito? Osservate gli uccelli del cielo: non
seminano né mietono, né radunano in granai, eppure il Padre vostro celeste li
nutre. Non valete forse voi più di loro? E chi di voi, per quanto s'affanni, può pro-
lungare anche solo di poco la durata della propria vita?E circa il vestito, perché
v'affannate? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano né filano,
eppure io vi dico che nemmeno Salomone in tutta la sua gloria fu mai vestito come
uno di essi. Se dunque Dio riveste così l'erba del campo che oggi c'è e domani si getta
nel forno, non farà molto di più per voi, gente di poca fede? “Non v'affannate
dunque dicendo: che mangeremo? oppure: che berremo? oppure: di che ci vesti-
remo? perché sono i pagani che si preoccupano di queste cose; il Padre vostro
celeste infatti sa che voi abbisognate di tutto questo. Cercate innanzi tutto il re-
gno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in più. Non
v'affannate dunque per il domani, perché il domani provvederà a sé stesso. Basta a
ciascun giorno la sua pena ».
« Perché osservi la pagliuzza nell'occhìo di tuo fratello? ››
Mt. 7, 1-6. Lc. 6, 37-42.
* Non giudicate affinché non siate ;giudicati: perché con quel giudizio col qua-
le giudicate sarete giudicati, e con la misura con la quale misurate sarete misu-
rati. Perché osservi la pagliuzza che è nell'occhio del tuo fratello, mentre non t'ac-
corgi della trave che è nel tuo occhio? O come dirai al tuo fratello: permetti
che io tolga la pagliuzza dal tuo occhio, quando una trave è nell'occhio tuo? Ipo-
crita, togli prima dal tuo occhio la trave, e allora ci vedrai a togliere la pagliuzza
dall'occhio del tuo fratello. Non date le cose sante ai cani, né gettate le vostre perle
davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e si rivoltino a sbranarvi ››.
Gesù dà la regola per l'amore del prossimo
Mt. 7, 12.
* Fate dunque agli altri tutto quello che volete che gli altri facciano a voi, perché
questa è la Legge e i Profeti ».
« Entrate per la porta stretta ››
Mt. 7, 13-14.
* Entrate per la porta stretta, perché è larga la porta e spaziosa la strada che
conduce alla perdizione, e molti sono quelli che vi entrano. Quanto stretta ݏ la
porta e angusta la strada che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano! ››.
« Guardatevi dai falsi profeti»
Mt. 7, 15-20. Lc. 6, 43-45.
* Guardatevi dai falsi profeti, i quali vengono a voi in veste di pecora, ma den-
tro sono lupi rapaci. Dai loro frutti li potrete riconoscere. Si colgono forse grap-
poli dalle spine e fichi dai rovi? Così ogni albero buono dà frutti buoni e ogni
albero cattivo dà frutti cattivi. Non può un albero buono dare frutti cattivi, né un
albero cattivo dare frutti buoni. Ogni albero che non dà buon frutto è tagliato
e gettato nel fuoco. Dunque dai loro frutti li potrete riconoscere .
« Fate la volontà di Dio ››
Mt. 7, 21-23. Lc. 6, 46.
* Non chiunque mi dice: “ Signore Signore!" entrerà nel regno dei cieli, ma
chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. Molti mi diranno in quel giorno:
“Signore, Signore! Non profetammo noi nel tuo nome, e nel tuo nome non scac-
ciammo demoni, e nel tuo nome non facemmo molti prodigi? Ma allora io
dirò loro: Non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi, che avete commesso
l'iniquità! ».
Parabola della casa sulla roccia
Mt. 7, 24-29. Lc. 6, 47-49; 7, 1.
* Chi dunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica è simile a un
uomo saggio il quale edificò la sua casa sopra la roccia. Cadde la pioggia, e ven-
nero i fiumi, e soffiarono i venti e irruppero su quella casa, ma essa non crollò
perché era fondata sulla roccia. Ma chiunque ascolta queste mie parole e non
le mette in pratica è simile a un uomo stolto il quale edificò la sua casa
sopra la sabbia. Cadde la pioggia e vennero i fiumi e soffiarono i venti e irrup-
pero su quella casa, e crollò, e la sua rovina fu grande ››. Quando Gesù ebbe
terminato questi discorsi, le folle erano prese da meraviglia per il suo
insegnamento, perché egli le ammaestrava con autorità e non come i
loro scríbi.
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