Gesù di nazareth capitolo 16
Gesù esige rettitudine e forza interiori
Lc 16, 14-17.
* I farisei, che erano amanti del dena-
ro, udívano tutte queste cose e lo deride-
vano. “Egli disse loro: «Voi siete quelli
che si proclamano giusti davanti agli uo-
mini; ma Dio conosce i vostri cuori: per-
ché ciò che è grande per gli uomini è
abominevole davanti a Dio.
La Legge e i Profeti vanno fino a Gio-
vanni: da allora il Regno di Dio è annun-
ciato e ognuno vi si introduce a forza.
E' più facile che periscano il cielo e la
terra che non cada un apice solo della
Legge ››.
Gesù esige rettitudine e forza interiori
Lc 16, 14-17.
* I farisei, che erano amanti del dena-
ro, udívano tutte queste cose e lo deride-
vano. “Egli disse loro: «Voi siete quelli
che si proclamano giusti davanti agli uo-
mini; ma Dio conosce i vostri cuori: per-
ché ciò che è grande per gli uomini è
abominevole davanti a Dio.
La Legge e i Profeti vanno fino a Gio-
vanni: da allora il Regno di Dio è annun-
ciato e ognuno vi si introduce a forza.
E' più facile che periscano il cielo e la
terra che non cada un apice solo della
Legge ››.
Parabola del povero Lazzaro e del ricco
malvagio -
Lc 16, 19-31.
* C'era un uomo ricco il quale vestiva
porpora e bisso, e dava tutti i giorni
splendidi pranzi. "E c'era un mendican-
te, chiamato Lazzaro, che, ulceroso, gia-
ceva davanti al suo portone, bramoso di
sfamarsi con ciò che cadeva dalla mensa
del ricco; e perfino i cani venivano a lec-
cargli le ulcere. Ora avvenne che il po-
vero morì e fu portato dagli angeli nel
seno di Abramo. Ma morì anche il ricco,
e fu seppellito.
E nel soggiorno dei morti, immerso nei
tormenti, questi, innalzando gli occhi,
vide Abramo da lontano e Lazzaro nel suo
seno. “E gli gridò: « Padre Abramo, abbi
pietà di me, e manda Lazzaro a intingere
neIl'acqua la punta del suo dito per rin-
frescare la mia lingua, perché io spasimo
in questa fiamma ››. Ma Abramo rispose:
« Figlio, ricordati che tu hai ricevuto i
tuoi beni durante la vita e Lazzaro parimente
i mali; ora dunque qui egli è consolato e
tu spasimi. Inoltre tra noi e voi c'è un
abisso grande, e chi volesse di qui pas-
sare dove siete voi', non potrebbe; né quel-
li di giù possono passare da noi ». Quello
replicò: « Allora, padre, ti prego, manda
Lazzaro alla mia casa paterna, poiché
ho ancora cinque fratelli, ad ammonirli
affinché non vengano anch'essi in questo
luogo di tormento». Gli rispose Abra-
mo: «Hanno Mosè e i profeti: li ascolti-
no ››. E quello ancora: « No, padre Abra-
mo; ma se uno dai morti andrà da loro,
si ravvederanno ››. “Gli rispose Abramo:
« Se non ascoltano Mosé e i profeti, anche
se un morto risorgesse, non si lascereb-
bero persuadere ››.
« Se aveste fede... »
Lc 17, 5-6.
* Allora dissero gli apostoli al Signore:
« Accresci innoi la fede! ». Il Signore ri-
spose: « Se aveste fede quanto un chicco
di senapa, potreste dire a questo sicomo-
ro: Sradicati e trapiantati nel mare”, e
vi ubbidirebbe ».
Parabola del buon servo
Lc 17, 7-10.
* Chi di voi, se ha un servo ad arare
o al pascolo, quando questi torna dai cam-
pi gli dice: “Vien qua presto, mettiti a
tavola”? Non gli dirà invece: “Prepara-
mi da cenare, cingiti e servimi finché io
non abbia mangiato e bevuto, poi mange-
rai e berrai anche tu”? “Si riterrà egli
forse obbligato verso quel servo perché
ha fatto quanto gli era stato comandato?
Così anche voi, quando avrete fatto tut-
te le cose che vi sono comandate, dite:
“Siamo servi inutili, abbiamo fatto solo
quello che dovevamo fare” ».
Gesù guarisce dieci lebbrosi
Lc 17, 11-19.
* Nell'andare a Gerusalemme, egli at-
traversò la Galilea e la Samaria. Ed
entrato in un villagio, gli vennero incon-
tro dieci lebbrosi i quali, fermatisi a di-
stanza, ad alta voce gridavano: «Gesù,
Maestro, abbi pietà di noi! ››. Egli, ve-
dutili, ordinò loro: «Andate, mostratevi
ai sacerdoti». E mentre se ne andavano,
si sentirono guariti. Uno di loro, veden-
do che era guarito, tornò glorificando Id-
dio ad alta voce, e si gettò ai suoi piedi
con la faccia a terra, e lo ringraziava. E
questi era un Samaritano. Gesù allora
disse: « Non sono stati tutti e dieci gua-
riti? Dove sono gli altri nove? Non s'è
trovato nessun altro che tornasse a dar
gloria a Dio se non questo straniero? ››.
"E volto a lui soggiunse: «Alzati e va',
la tua fede ti ha salvato ››.
Gesù parla della sua seconda venuta
Lc 17, 20-37.
* Poi, interrogato dai farisei quando
sarebbe venuto il Regno di Dio, egli rispo-
se loro: « Il Regno di Dio non viene in
modo spettacolare; “né si potrà dire:
“Ecco è qui”, ovvero: “E lì”, perché il
Regno di Dio è già in mezzo a voi ››. Poi
rivolto ai suoi discepoli, continuò: « Verrà
un tempo in cui desidererete vedere uno
solo dei giorni del Figlio dell'uomo, e non
lo vedrete. “E vi diranno: “Ecco è qui,
ecco è, là”. Ma voi non muovetevi, né an-
datene in cerca. “Infatti come la folgore,
quando lampeggia, guizza da un punto al-
l'altro del cielo, così sarà del Figlio del-
l'uomo nel giorno del suo ritorno. Pri-
ma però è necessario che egli soffra mol-
to, e sia ripudiato da questa generazione.
E come avvenne nei giorni di Noè, così
sarà anche nei giorni del Figlio dell'uo-
mo: ” mangiavano, bevevano, prendevano
marito, fino al giorno in cui Noè entrò
nell'arca; allora venne il diluvio e fece
perire tutti. "Lo stesso avvenne nei gior-
ni di Lot: mangiavano, bevevano, com-
pravano, vendevano, piantavano, costrui-
vano, ma nel giorno che Lot uscì da
Sodoma piovve fuoco e zolfo dal cielo e
fece perire tutti. Così sarà nel giorno in
cui il Figlio dell'uomo si rivelerà.
In quel giorno chi sarà sulla terrazza
e avrà i suoi arnesi in casa, non scenda a
prenderli; e chi sara in campagna, non
torni indietro. “Ricordatevi della moglie
di Lot. Chiunque cercherà di salvare la
sua vita la perderà, e chi la perderà la
salverà. Vi dico: in quella notte saranno
due in un letto: uno sarà preso e l'altro
sarà lasciato; saranno due donne a ma-
cinare alla stessa mola: una sarà presa e
l'aItra sarà lasciata. Due saranno nei
campi, l'uno verrà preso e l'altro sarà la-
sciato››.
Allora essi gli chiedono: « Dove, Si-
gnore? ››. Rispose: « Dove sta il corpo, là
pure si raduneranno gli avvoltoi ››.
Parabola della vedova insistente
Lc 18, 1-8.
* Diceva poi loro una parabola sul do-
vere di pregare sempre senza stancarsi.
C'era in una città un giudice, che non
temeva Iddio e non aveva riguardi per
nessuno. “E c'era in quella stessa città
una vedova, la quale andava continuamen-
te da lui a dirgli: “Rendimi giustizia del
mio avversario”. *Per molto tempo egli
non volle farlo. Ma poi disse tra sé: “An-
che se non temo Iddio e non mi curo de-
gli uomini, tuttavia, per il fastidio che
mi dà questa vedova, le renderò giustizia,
perché non venga sempre a rompermi la
testa” ››. “E il Signore proseguì: «Udite
che cosa dice il giudice iniquo. Ora, Dio
non renderà forse giustizia ai suoi eletti
che gridano a lui giorno e notte, anche se
tarda verso di loro? “_Io _vi_ dico che ben
presto rendera loro giustizia. Ma quando
il Figlio dell'uomo verrà, troverà forse la
fede sulla terra?».
Parabola del fariseo e del pubblicano
Lc 18, 9-14.
* Disse ancora questa parabola a taluni
che erano persuasi di essere giusti e che
disprezzavano gli altri: « Due uomini
salirono al tempio a pregare: un fariseo e
un pubblicano. .“Il fariseo, a testa alta,
così pregava dentro di sé: “O Dio, io ti
ringrazio perché non sono come tutti gli
altri uomini, i quali sono rapaci, ingiusti,
adulteri, e nemmeno sono come questo
pubblicano. "Digiuno due volte la setti-
mana, pago la decima di tutto ciò che
acquisto”. “Il pubblicano invece, stando
lontano, non osava neppure alzare gli oc-
chi al cielo, ma si batteva il petto dicen-
do: “O Dio, abbi pietà di me peccatore!”.
Io vi dico che questi tornò perdonato a
casa sua e non l'altro; perché chi si esal-
ta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esal-
tato ››.
Parabola degli operai
Mt 20,1-16.
* Avviene del Regno dei cieli come di
un proprietario uscito fin dal primo mat-
tino ad assoldare lavoratori per la sua
vigna. E, concordato con loro per un
danaro al giorno, li mandò nella sua vi-
gna. Uscito verso l'ora terza, vide altri
che se ne stavano sulla piazza sfaccenda-
ti, *e disse loro: “Andate anche voi nella
mia vigna e vi darò quel che è giusto”.
Ed essi andarono. Uscito di nuovo verso
la sesta e la nona ora, fece altrettanto.
Uscito poi verso l'undicesima ora, ne tro-
vò altri che se ne stavano in ozio e do-
mandò loro: “Perché ve ne state qui tut-
to il giorno oziosi?”. Rispondono: “Per-
ché nessuno ci ha presi a giornata”. Ed
egli: “Andate anche voi alla vigna”. “Ve-
nuta la sera, il padrone della vigna disse
al suo fattore: “Chiama ,i lavoratori e dà
loro la paga cominciando dagli ultimi ar-
rivati fino ai primi”. °Vennero quelli del-
l'undecima ora e ricevettero ciascuno un
denaro. Quando vennero i primi pensa-
vano di ricevere di più, ma ricevettero
anch'essi un denaro. “Nel prenderlo si
lamentarono col padrone dicendo: “Que-
sti ultimi non hanno lavorato che un'ora
sola, e tu li hai considerati pari a noi che
abbiamo portato tutto il peso della gior-
nata e del caldo”. Ma egli rispose a
uno di loro: “Amico, io non ti faccio tor-
fo; non hai convenuto con me per un de-
naro? Prendi quello che ti spetta e vat-
tene. Io voglio dare a quest'ultimo come
a te: non posso fare quel che voglio del
mio? Devi tu essere invidioso perché io
sono buono?”. Ecco come gli ultimi sa-
ranno primi e i primi ultimi ››.
Lazzaro, l'amico di Gesù, si ammala e
muore
Gv. 11 , 1-16.
* S'era ammalato un certo Lazzaro di
Betania, il paese di Maria e di Marta
sua sorella. *Maria era quella che profu-
mo' con unguento il Signore e ne asciugò
i piedi coi suoi capelli. Era suo fratello
Lazzaro che era ammalato. “Le sorelle
dunque mandarono a dire a Gesù: « Si-
gnore, colui che tu ami è malato ››.Udito
ciò, Gesù disse: «Questa malattia non
porta a morte ma serve per la glorifica-
zione" di Dio, perché per essa sia glorifi-
cato il Figlio di Dio », Gesù amava Mar-
ta e la sorella di lei e Lazzaro. Ma quan-
do udì che questi era malato, si fermò an-
cora due giorni nel luogo dov'era. "Poi
disse ai discepoli: « Torniamo in Giudea ››.
Gli osservarono i discepoli: « Rabbi, i
Giudei cercavano or ora di lapidarti, e tu
vuoi tornare là di nuovo? ››. °Rispose Ge-
sù «Non sono forse dodici le ore del
giorno? Se uno cammina di giorno non
inciampa, perché egli vede la luce di que-
sto mondo; ma se uno cammina di not-
te, inciampa, perché gli manca la luce ››.
Disse queste cose e poi aggiunse: « Laz-
zaro, l'amico nostro dorme, ma vado a
risvegliarlo››. “Allora i discepoli gli dis-
sero: « Signore, se dorme, guarirà ››. Ora
Gesù aveva parlato della morte di lui, ma
quelli avevano creduto parlasse del ripo-
so, ma quelli avevano creduto parlasse
del riposo del sonno. “Allora Gesù disse
loro chiaramente: «Lazzaro è morto, e
io sono contento per voi di non essere
stato là, affinché voi crediate. Ma andia-
mo da lui ››. "A questa parola Tommaso,
chiamato Dìdimo, disse agli altri disce-
poli: « Andiamo anche noi e moriamo con
lui ››.
capitolo 17
Gesù va a visitare la tomba di Lazzaro
Gv. 11, 17-37.
" Gesù dunque, al suo arrivo, trovò che
Lazzaro era già stato sepolto da quattro
giorni. E poiché Betania dista da Geru-
salemme soltanto quindici stadi, molti
Giudeí erano venuti da Marta e Maria per
consolarle del fratello. Marta dunque,
appena seppe che Gesù stava arrivando,
gli andò incontro. Maria invece se ne sta-
va dentro casa. “Disse Marta a Gesù:
« Signore, se tu fossi stato qui, mio fra-
tello non sarebbe morto. Ma anche ora
so che tutto quello che chiederai a Dio,
Dio te lo concederà». Le disse Gesù:
« Tuo fratello risorgerà ››. E Marta: « Lo
so che risorgerà nella risurrezione, nell'ul-
timo giorno». Le rispose Gesù: « Io so-
no la risurrezione e la vita; chi crede in
me, anche se è morto vivrà, e chiunque
vive e crede in me non morirà in eterno.
Credi tu questo? ››. “Rispose: « Sì, Signo-
re, io credo che tu sei il Messia, il Figlio
di Dio, colui che doveva venire nel mon-
do». " E, detto questo, andò a chiamare
Maria, sua sorella, dicendole sottovoce:
« Il Maestro è qui e ti chiama ››. "A que-
ste parole Maria subito si levò e gli andò
incontro. Gesù non era ancora entrato
nel villaggio, ma si trovava ancora nel
luogo dove Marta l'aveva incontrato. “I
Giudeí che erano con lei in casa e la con-
fortavano, quando videro Maria alzarsi in
fretta e uscire, la seguirono pensando che
andasse al sepolcro a piangere.
Quando Maria arrivò al luogo dov'era
Gesù, al vederlo cadde ai suoi piedi ed
esclamò: «Signore, se tu fossi stato qui,
mio fratello non sarebbe morto ››. Gesù,
vedendola piangere e con lei piangere i
Giudeí che l'accompagnavano, fremette in
cuor suo e si turbò. Disse: « Dove l'ave-
te deposto? ››. Gli dicono: « Signore, vieni
a vedere ››. “E Gesù pianse. Perciò i
Giudeí dicevano: « Guarda come lo ama-
va! ››. Ma alcuni di loro dicevano: « E
non poteva costui che ha aperto gli occhi
al cieco far sì che questi non morisse? ››.
Gesù va a visitare la tomba di Lazzaro
Gv. 11, 17-37.
" Gesù dunque, al suo arrivo, trovò che
Lazzaro era già stato sepolto da quattro
giorni. E poiché Betania dista da Geru-
salemme soltanto quindici stadi, molti
Giudeí erano venuti da Marta e Maria per
consolarle del fratello. Marta dunque,
appena seppe che Gesù stava arrivando,
gli andò incontro. Maria invece se ne sta-
va dentro casa. “Disse Marta a Gesù:
« Signore, se tu fossi stato qui, mio fra-
tello non sarebbe morto. Ma anche ora
so che tutto quello che chiederai a Dio,
Dio te lo concederà». Le disse Gesù:
« Tuo fratello risorgerà ››. E Marta: « Lo
so che risorgerà nella risurrezione, nell'ul-
timo giorno». Le rispose Gesù: « Io so-
no la risurrezione e la vita; chi crede in
me, anche se è morto vivrà, e chiunque
vive e crede in me non morirà in eterno.
Credi tu questo? ››. “Rispose: « Sì, Signo-
re, io credo che tu sei il Messia, il Figlio
di Dio, colui che doveva venire nel mon-
do». " E, detto questo, andò a chiamare
Maria, sua sorella, dicendole sottovoce:
« Il Maestro è qui e ti chiama ››. "A que-
ste parole Maria subito si levò e gli andò
incontro. Gesù non era ancora entrato
nel villaggio, ma si trovava ancora nel
luogo dove Marta l'aveva incontrato. “I
Giudeí che erano con lei in casa e la con-
fortavano, quando videro Maria alzarsi in
fretta e uscire, la seguirono pensando che
andasse al sepolcro a piangere.
Quando Maria arrivò al luogo dov'era
Gesù, al vederlo cadde ai suoi piedi ed
esclamò: «Signore, se tu fossi stato qui,
mio fratello non sarebbe morto ››. Gesù,
vedendola piangere e con lei piangere i
Giudeí che l'accompagnavano, fremette in
cuor suo e si turbò. Disse: « Dove l'ave-
te deposto? ››. Gli dicono: « Signore, vieni
a vedere ››. “E Gesù pianse. Perciò i
Giudeí dicevano: « Guarda come lo ama-
va! ››. Ma alcuni di loro dicevano: « E
non poteva costui che ha aperto gli occhi
al cieco far sì che questi non morisse? ››.
Gesù risuscita Lazzaro
Gv 11, 38-44.
Gesù, fremendo di nuovo in se stesso,
venne al sepolcro: era una grotta contro
la quale stava appoggiata una pietra.
Disse Gesù: « Togliete la pietra ››. E Mar-
ta, la sorella del morto, gli osserva: « Si-
gnore, già puzza, son quattro giorni che
è sepolto ››. Gesù rispose: «Non ti ho
detto che, se credi, vedrai la gloria di
Dio? ››.
“Tolsero dunque la pietra, e Gesù, al-
zati gli occhi al cielo, disse: « Padre, ti
ringrazio di avermi ascoltato. Sapevo
bene che tu mi ascolti sempre: ma così
ho parlato per la folla che mi circonda
affinché credano che Tu mi hai manda-
to ››. Detto questo, a gran voce gridò:
« Lazzaro, vieni fuori! ››. E il morto uscì
legato ai piedi e alle mani da bende, e
con la faccia avvolta in un sudario. Gesù
disse loro: « Scioglietelo e lasciatelo an-
dare ››.
I capi dei giudei stabiliscono di uccidere
Gesù
Gv 11, 45-53.
Molti dei Giudei venuti da Maria,
quando videro ciò che egli aveva fatto,
credettero in lui. Ma alcuni di essi an-
darono dai farisei e raccontarono quello
che aveva fatto Gesù.
I capi dei sacerdoti e i farisei radu-
narono allora un consiglio; e dicevano:
«Che facciamo? Quest'uomo opera molti
miracoli. Se lo lasciamo fare, tutti cre-
deranno in lui, e verranno i Romani e
distruggeranno il Tempio e la nostra na-
zione». '
Ma uno di essi, Caifa, che in quell'an-
no era Sommo Sacerdote, disse loro:
«Voi non capite nulla, né riflettete che
val meglio per voi che un solo uomo
muoia per il popolo, piuttosto che tutta
la nazione perisca ››. E questo non disse
da sé stesso, ma, essendo in quell'anno
Sommo Sacerdote, profetò che Gesù do-
veva morire per la nazione, e non per
la nazione soltanto, ma per radunare tutti
i figli di Dio dispersi. Pertanto da quel
giorno deliberarono di farlo morire.
Gesù si ritira ad Efraim
Gv 11, 54-57.
“E Gesù non si mostrava più in pub-
blico tra i Giudei, ma si ritirò in una re-
gione vicina al deserto, in una città chia-
mata Efraim, e si fermò là coi suoi di-
scepoli.
S'avvicinava intanto la Pasqua dei
Giudei, e molti di quella regione salirono
a Gerusalemme a purificarsi prima della
Pasqua. Cercavano Gesù e stando nel
tempio dicevano tra loro: « Che ve ne pa-
re? Che non venga alla festa? '». Intanto
i capi dei sacerdoti e i farisei avevano
dato ordine che chiunque sapesse dove
fosse lo dovesse denunciare, per arre-
starlo.
Gesù predice nuovamente la sua passione
M: 20, 17-19. Mc 10, 32-34. Lc 18, 31-34.
Ed essi erano in cammino per salire
a Gerusalemme. Gesù li precedeva, e i
discepoli erano turbati; quelli poi che se-
guivano avevano paura.
E presi nuovamente con sé i dodici, co-
minciò a dire loro ciò che stava per acca-
dergli: « Ecco, noi saliamo a Gerusalem-
me e il Figlio dell'uomo sarà consegnato
ai capi dei sacerdoti e degli scribi, i quali
lo condanneranno a morte e lo consegne-
ranno ai pagani; e lo scherniranno e gli
sputeranno addosso e lo flagelleranno e
l'uccideranno; ma dopo tre giorni risor-
gerà ».
Pretese dei figli di Zebedeo
Mt 20, 20-23 Mc 10, 35-40.
“E Giacomo e Giovanni, figli di Zebe-
deo, gli si avvicinarono e gli dissero:
« Maestro, noi vogliamo che tu ci conce-
da quanto ti chiediamo›› Ed egli do-
mandò loro: « Che cosa volete che vi fac-
cia? ››. "Gli dissero: « Concedici di sedere
uno alla tua destra e uno alla tua sinistra,
nel tuo Regno». Ma Gesù rispose loro:
« Voi non sapete quel che domandate: po-
tete voi bere il calice che io bevo o essere
battezzati col battesimo con cui io sono
battezzato? ››. Soggiunsero: « Lo possia-
mo». Ma Gesù riprese a dire: « Il calice
che io bevo anche voi lo berrete, e col
battesimo con cui io sono battezzato an-
che voi sarete battezzati; ma quanto a
sedere alla mia destra o alla mia sinistra,
non sta a me concederlo, ma esso è per
quelli ai quali è già stato destinato ››.
Gesù esorta all'umiltà
Mt 20, 24-28. Mc 10, 41-45.
“Allora gli altri dieci, che avevano in-
teso, cominciarono a indignarsi contro
Giacomo e Giovanni. “Ma Gesù, chiama-
tilì a sé, disse loro: '« Voi sapete che colo-
ro che_ passano per dominatori dei popoli
governano su di -loro con la violenza e
che i loro grandi abusano del potere so-
pra di essi. “Ma non così tra voi; chiun-
que tra voi voglia essere grande, sia vo-
stro servo; e chiunque tra voi voglia es-
sere primo, sia servo di tutti, perché lo
stesso Figlio dell'uomo è venuto non per
essere servito, ma per servire e per dare
la sua vita in riscatto per molti».
Gesù guarisce Bartimeo, il cieco di Gerico
Mt 20, 29-34. Mc 10, 46-52. Lc 18, 35-43.
E arrivarono a Gerico. E mentre egli
passava per la città con i suoi discepoli e
con una grande moltitudine, il figlio di
Timeo, Bartimeo, mendicante cieco, sede-
va lungo la strada. " Sentito che c'era
Gesù di Nazaret, si mise a gridare e a
dire: « Gesù, Figlio di Davide, abbi pietà
di me! ››.
E molti lo sgridavano perché tacesse;
quello però gridava più forte: «Figlio di
Davide, abbi pietà di me! ››. Allora Gesù,
fermatosi', disse: « Chiamatelo ››E chia-
marono il cieco dicendogli: « Coraggio, al-
zati, ti chiama ››. Egli, gettato” via il man-
tello, balzò in piedi e venne da Gesù.
“E Gesù, voltosi a lui, gli domandò:
« Che ,vuoi che ti faccia? ››. E il cieco:
« Rabbuni, che io veda! ››. « Va', gli dis-
se Gesù, la tua fede ti ha salvato ››. E in
quell'istante quellö ricuperò la vista e
seguiva Gesù per la strada.
Gesù converte Zaccheo, il pubblicano.
Lc 19, 1-10.
Entrato Gesù in Gerico, attraversava
la città. Ed ecco un uomo, chiamato Zac-
cheo, che era capo dei pubblicani e ric-
co, cercava di vedere chi mai fosse Ge-
sù, ma non ci riusciva a causa della folla,
perché era piccolo di statura. Corse dun-
que avanti e salì sopra un sicomoro per
vederlo, perché di là stava per passare:
Quando arrivò sul posto, Gesù, alzò gli
occhi, e vedutolo, gli disse: « Zaccheo, pre-
sto vieni giù, perché oggi debbo fermarmi
in casa tua».
Subito quello discese, e lo ricevette con
gioia. "E tutti, vedendo, mormoravano:
« E andato a fermarsi in casa di un pec-
catorel ››. “Ma Zaccheo disse decisamente
al Signore; « Ecco, Signore, la metà delle
mie sostanze la do ai poveri e, se ho fro-
dato qualcuno, restistuisco il quadruplo ››.
“Gli disse allora Gesù: «Oggi in questa
casa è venuta la salvezza, anche questo
infatti è un figlio d'Abramo: poiché il
Figlio dell'uomo è venuto a cercare e a
salvare ciò che era perduto ».,
Parabola delle mine
Lc 19, 11-27.
“Mentre ascoltavano questi discorsi,
Gesù aggiunse una parabola, perché egli
era vicino a Gerusalemme e quelli crede-
vano che il Regno di Dio stesse per appa-
rire subito. Disse dunque: « Un uomo,
di nobile nascita, partì per un paese lon-
tano per ricevere l'investitura d'un regno
e poi tornare. Chiamati dieci suoi servi,
*diede loro dieci mine, e disse: “ Traffica-
tele fino al mio ritorno”. I suoi concit-
tadìni però l'odiavano, e gli mandarono
dietro un'ambàsceria a dire: “Non voglia-
mo che costui diventi nostro re”. Quan-
do egli fu di ritorno, dopo aver ricevuto
l'investitura del regno, fece chiamare i ser-
vi ai quali aveva dato il denaro per sape-
re quanto ciascuno avesse guadagnato
trafficando. Si presentò il primo e gli
disse: “Sígnore, la tua mina mi ha frut-
tato dieci mine”. Ed egli: “Bene, servo
buono, poiché sei stato fedele nel poco,
sarai signore di dieci città”. Venne il
secondo, e gli disse: “Signore, la tua mina
mi ha fruttato cinque mine”. E disse an-
che a lui: “Sii capo di cinque città”.
L'altro venne a dirgli: “Signore, ecco la
tua mina, l'ho tenuta in una pezzuola,
“perché avevo paura di te che sei uomo
duro e pretendi quello che non hai depo-
sitato 'e vuoi mietere anche dove non hai
seminato”. Gli disse: “Dalle tue parole
ti giudico, servo malvagio! Sapevi che io
sono un uomo duro che pretendo ciò che
non ho depositato e voglio mietere anche
dove non ho seminato? “E perché non
hai depositato il mio denaro alla banca?
Al mio 'ritorno io l'avrei riscosso con l'in-
teresse!”. “E agli astanti ordinò: “To-
glietegli la mina e datela a chi ne ha die-
ci”. Gli dissero: “Signore, egli ha già
dieci mine”. 'Rispose. Io vi dico che a
çhiunque ha, sarà dato; ma a chi non ha,
sarà tolto anche quello che ha. Quanto
poi a questi miei nemici i quali non vole-
vano che io regnassi sopra di loro, porta-
teli qua e trucidateli davanti a me ››.
Gesù, a Betania, partecipa a un banchetto
in casa di Simone il lebbroso
Mt. 26, 6-13. Mc 14. 3-9. Gv 12, 1-11.
Sei giorni prima della Pasqua Gesù
venne a Betania dove egli aveva risuscita-
to Lazzaro dai morti. *Là gli fecero una
cena: Marta serviva e Lazzaro era uno dei
commensali. Maria prese una libbra di
unguento di nardo puro di gran prezzo,
ne unse i piedi di Gesù e li asciugò coi
suoi capelli; e la casa fu piena del profu-
mo dell'unguento. *Disse allora uno dei
suoi discepoli, Giuda l'Iscariota, quello che
stava per tradirlo « Perché non s'è ven-
duto questo unguento per trecento denari
e non si son dati ai poveri? ››. Disse que-
sto non perché si curasse dei poveri, ma
perché era ladro e, siccome teneva la bor-
sa, portava via quel che ci mettevano den-
tro. Gli disse Gesù: «Lasciala Essa lo
ha fatto per il giorno della mia sepoltura.
I poveri li avrete sempre con voi, ma
non avrete sempre me ››.
Tuttavia la folla dei Giudei seppe che
egli era là, e venne non solo per Gesù, ma
anche per vedere Lazzaro che egli aveva
risuscitato dai morti. Allora i capi dei
sacerdoti decisero di uccidere anche Laz-
zaro perché, per causa sua, molti Giu-
dei li abbandonavano e credevano in Gesù.
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