L'origine dei 4 Vangeli

L'origine dei 4 Vangeli

 * I fatti della vita di Gesù, le sue sentenze pronunciate in determinate occasioni e i discorsi, che i discepoli avevano udito ed imparato dal loro Maestro, rimasero per alcuni decenni sotto forma di insegnamento orale, continuamente ripetuto e variamente ordinato secondo le necessità della
prima generazione cristiana.
Senza dubbio qualche raccolta di questo materiale fu messa in iscritto molto presto, ma tali scritti, di cui si servì. S. Luca e forse qualche altro evangelista, non ci pervennero. 
Tra il 60 e il 70 d. Cr. tutto questo materiale scritto e orale fu coordinato e redatto `in forma scritta da tre autori diversi, in luoghi diversi e con differente finalità.
 * S. Matteo, l'apostolo che era stato pubblicano, redasse il suo «Vangelo ›› in lingua ebraica o più probabilmente aramaica (allora parlata dagli Ebrei palestinesi) per la comunità cristiana proveniente dal giudaismo. Più tardi, forse dopo il 70 d. Cr., questo libro fu tradotto in greco ed è ora il nostro primo Vangelo.
 * S. Marco, discepolo di S.Pietro, scrisse il suo Vangelo a Roma, in greco, avendo di mira le esigenze dei cristiani provenienti dal paganesimo.
 * S. Luca, discepolo di S.Paolo, prese molto dal Vangelo di S. Marco, ma andò alla ricerca di tutte le fonti di informazione che poteva raggiungere, ed elaborò un Vangelo che più degli altri si avvicina ad una biografia di Gesù, destinandolo ai cristiani già a conoscenza della dottrina evangelica. Scrisse lui pure in greco, in Grecia o forse anche a Roma, dove seguì S. Paolo prigioniero dal 61 al 63.
 * Altri libri sorsero più tardi con la pretesa di completare o di emulare il Vangelo, ma la Chiesa non li riconobbe e sono chiamati « apocrifi».
La parola Vangelo (greco<< evanghélion», lieto annunzio) non indicava in origine un libro, ma il gioioso annuncio della salvezza portato da Gesù e predicato dagli Apostoli.
Per questo la tradizione non parla di « Vangeli» al plurale,ma da un solo Vangelo, redatto poi in scritto secondo diversi punti di vista, cioè « secondo ›› Matteo, « secondo ››Marco, ecc....
 * S. Giovanni, scrisse il suo Vangelo in greco a Efeso, 
intorno all'anno 100: era il più giovane degli apostoli e', sopravvissuto a lungo scrisse non l'insegnamento tradizionale contenuto nei primi tre Vangeli, ma la sua personale catechesi, ripetuta per lunghi anni negli ambienti dell'Asia Minore e destinata a cristiani dediti alla contemplazione mistica. Ma frequenti sono in questi capitoli particolari cronologici ed episodici che sono d'inestimabile aiuto per ricostruire gli itinerari di Gesù.
 * La presente opera può a ben diritto chiamarsi il Vangelo di Gesù, perchè essa prende tutto e solo il materiale dei quattro Vangeli, e lo coordina evitando le ripetizioni, secondo il reale - e talvolta solo probabile - susseguirsi degli avvenimenti e dei discorsi. Essa non ,dispensa dalla lettura dei quattro Vangeli separati, dalla quale soltanto si può percepire il disegno e lo scopo originale di ciascun Evangelista, ma vuol essere una preparazione a tale lettura certamente meno facile.
 * I Vangeli riferiscono spesso frasi del Vecchio Testamento.
Di queste frasi, nelle note dei presenti capitoli, si riporta quasi sempre la citazione (ad esempio, è citata la frase dell'Esodo 20, 12).
E' quindi necessario che il lettore abbia una idea preci-
sa, anche se elementare, della« Bibbia ›› e dei libri che la compongono.
Infatti la Bibbia o Sacra scrittura non è un solo libro, ma una raccolta di vari libri scritti sotto la ispirazione di Dio e quindi contenenti il Suo messaggio all'umanità.
 * Alcuni di questi libri sono stati scritti prima della venuta di Gesù, altri dopo di Lui.
Quelli formano il Vecchio Testamento, questi il Nuovo 
Testamento.



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