Il ministero pubblico di Gesù
secondo capitolo
Giovanni Battista inizia la sua missione
Mt. 3, 14. Mc. 1, 16. Lc. 3, 1-6.
* Nel quindicesimo anno dell'impero di Tiberio Cesare, mentre governatore della Giudea era Ponzio Pilato, tetrarca della Galilea Erode Antipa, e il fratello Filippo tetrarca
della Iturea e della Traconitide; e Lisania tetrarca dell'Abilene,
“sotto il pontificato di Anna e Caifa, la parola di Dio fece udire a
Giovanni, figlio di Zaccaria, nel deserto.
Allora egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per la remissione dei peccati.
*
Così infatti è scritto nel libro delle profezie di Isaia, il
profeta:Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore,
appianate i suoi sentieri.
Ogni valle sia riempita; e ogni monte e colle abbassato;
le vie tortuose diventino diritte e quelle aspre diventino piane; e ogni uomo vedrà la salvezza di Dio.
Giovanni Battista predica la penitenza
Mt. 3, 7-10. Le. 3, 7-9.
*
Diceva dunque Giovanni alle turbe che venivano a farsi battezzare da
lui: « Razza di vipere! Chi v'ha convinti di potervi sottrarre all'ira
imminente? Fate dunque frutti che abbiano valore di conversione; e non
crediate di dire dentro di voi: Abbiamo Abramo per padre, giacché io vi
dico che Iddio può trarre figli ad Abramo anche da queste pietre. Già la
scure è posta alla radice degli alberi, e ogni albero che non fa buon
frutto sarà tagliato e gettato nel fuoco».
Giovanni esorta a compiere il proprio dovere
Lc. 3, 10-14.
*
E le turbe lo interrogavano dicendo:Che dobbiamo dunque fare? Ed egli
rispondeva: Chi ha due tuniche ne dia a chi non ne ha; e chi ha da
mangiare faccia altrettanto ››. Perfino alcuni pubblicani vennero per
farsi battezzare, e gli chiesero: «Maestro, che dobbiamo fare?››. Egli
rispose loro: «Non riscuotete le tasse
di più di quel che è stato stabilito ››. Lo interrogarono anche dei
soldati: « E noi, che dobbiam fare? ››Ed egli rispose:« Non fate
vessazioni, non sporgete false denunce e accontentatevi delle vostre
paghe ››.
Giovanni annuncia che il Messia è vicino
Mt. 3, 11-12. Mc. 1, 7-8. Lc. 3, 15-13.
*Siccome
il popolo stava in attesa, e tutti si domandavano in cuor loro se mai
Giovanni fosse il Messia, Giovanni disse a tutti: « Sì, io vi battezzo
con acqua, ma verrà colui che è più potente di me, al quale io non sono
degno di sciogliere il legaccio dei sandali; egli vi battezzerà con lo
Spirito Santo e col fuoco. Egli tiene nella sua mano il ventilabro per
purificare bene la sua aia e raccogliere il frumento nel suo granaio
mentre brucerà la pula con un fuoco inestinguibile ››.
Così, e con molte altre esortazioni, predicava al popolo.
Giovanni battezza Gesù
Mt. 3, 13-17. Mc. 1, 9-11. Lc. 3, 21-23.
*Allora
Gesù venne dalla ,Galilea al Giordano, da Giovanni, per essere
battezzato da lui. Ma Giovanni si schermiva dicendo: « Sono io che ho
bisogno di essere battezzato
da te, e tu vieni a me? ››. Ma Gesù gli rispose: « Lascia fare per ora;
è conveniente per noi che si compia ogni giustizia». Allora lo lasciò
fare.
Appena battezzato,
Gesù uscì subito dall'acqua. Ed ecco che il cielo si aprì, ed egli vide
lo Spirito di Dio in forma di colomba scendere e venire su di lui. E una voce dal cielo diceva: “Questi è il Figlio mio, il Diletto, nel quale ho posto le mie compiacenze”.
Gesù va nel deserto ove è tentato dal diavolo
Mt. 4, 1-11. Mc. 1, 12-13. Lc. 4, 1-13.
*
Allora Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto per essere tentato
dal diavolo. E avendo digiunato quaranta giorni e quaranta notti, infine
ebbe fame. Allora il tentatore gli si accostò e gli disse: « Se tu sei
figlio di Dio, ordina che questi sassi diventino pani ››. Ma egli
rispose: « Sta scritto:
*
Non di solo pane vive l'uomo, ma di ogni parola che viene dalla bocca
di Dio ››. Allora il diavolo lo condusse nella città santa e lo collocò
sopra il pinnacolo del Tempio, e gli disse: « Se tu sei figlio di Dio,
gettati giù. Infatti sta scritto:
*
Ti ha raccomandato ai suoi angeli ed essi ti reggeranno sulle mani
affinché il tuo piede non inciampi contro qualche sasso ››. Ma Gesù gli
disse: « Sta pure scritto: Non tenterai il Signore, Iddio tuo
»Nuovamente il diavolo lo condusse sopra un monte molto elevato, e gli
mostrò tutti i regni della terra e il loro splendore e gli disse: « Ti
darò tutte queste cose se tu, prostrato, mi adorerai ››. Allora gli
disse Gesù: « Vattene, Satana! Perché sta scritto: Adorerai il Signore
Dio tuo e a lui solo renderai culto ››.
* Allora il diavolo lo lasciò. Ed ecco gli angeli si avvicinarono e lo servivano.
Giovanni Battista parla di se stesso
Gv. 1, 19-28.
*
Ed ecco quale fu la testimonianza di Giovanni quando i Giudei mandarono
da Gerusalemme sacerdoti e leviti per domandargli: << Tu, chi
sei? ››. Ed egli riconobbe e non negò. E confessò: « Io non sono il
Messia». Allora gli domandarono: « Che dunque? Sei tu Elia? ››. Rispose:
«Non lo sono ››. « Sei il Profeta? ››. E rispose: « No ››. Gli dissero
allora: « Chi sei? Affinché possiamo dare una risposta a quelli che ci
hanno inviati: che dici di te stesso? ››. Ed egli diceva:
«
Io sono la voce di uno che grida nel deserto: appianate la via del
Signore come disse Isaia il profeta››.Alcuni degli inviati erano del
partito dei fariseí. E lo interrogarono ancora:« Come dunque battezzí,
tu, se non sei il Messia, né Elia, né il Profeta? ››. Rispose loro
Giovanni :« Io battezzo nell'acqua;ma in mezzo a voi sta uno che voi non
conoscete: è colui che viene dopo di me, e io non sono degno di
sciogliere il legaccio del suo calzare ››. Questo avveniva in Betania,
oltre il Giordano; dove stava Giovanni a battezzare.
Giovanni indicando Gesù dice: «Ecco
l'Agnello di Dio »
Gv. 1, 29-34.
*
Il giorno dopo Giovanni vide venire Gesù e disse :« Ecco l'Agnello di
Dio, che toglie il peccato del mondo. E' proprio di lui che io dissi:
Dopo di me viene un uomo che fu. sempre davanti a me, perché prima di me
egli era. E io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare
nell'acqua appunto perché egli fosse manifestato ad Israele ››.
*
Poi Giovanni rese questa testimonianza: « Ho veduto lo Spirito
discendere dal cielo come colomba e fermarsi sopra di lui. E io non lo
conoscevo, ma chi mi inviò a battezzare con l'acqua mi disse: Colui sul
quale vedrai lo Spirito discendere e rimanergli sopra è appunto quello
che battezzerà nello Spirito Santo. Io ho veduto e ho attestato che
egli è il Figlio di Dio ››.
Gesù incontra i primi discepoli
Gv. 1, 35-51.
*
Il giorno seguente, Giovanni di nuovo stava là con due dei suoi
discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava,disse: « Ecco
l'Agnello di Dio››. I due discepoli
udirono queste parole e seguirono Gesù. Allora Gesù si volse e,
vedendo che lo seguivano, disse loro: « Che cercate? ››. Ed essi: «
Rabbi che tradotto vuol dire maestro dove abiti? ››.
*
Rispose: « Venite e vedrete ››. Andarono dunque e videro dov'egli
abitava e rimasero con lui quel giorno. Era circa l'ora decima.
*Andrea,
fratello di Simon Pietro, era uno dei due che avevano udite le parole
di Giovanni e avevano seguito Gesù. Egli incontra per primo suo fratello
Simone, e gli dice: « Abbiamo trovato il Messia che tradotto vuol dire
Cristo ». E lo condusse da Gesù. Gesù, fissando in lui lo sguardo,
disse :« Tu sei Simone, il figlio di Giovanni: tu ti chiamerai Cefa,
(che vuol dire:Pietro)››.
L'indomani
Gesù decise di partire per la Galilea. Incontra Filippo e gli dice:«
Seguimi ››. Filippo era di Betsaida, città di Andrea e di Pietro.
Filippo incontra Natanaele e gli dice: Quegli di cui scrissero nella
Legge Mosè e i profeti l'abbiam trovato: è Gesù il figlio di Giuseppe,
di Nazareth». Ríspoše Natanaele:
*
Che cosa può venire di buono da Nazareth?››. E Filippo: «Vieni e vedi
››.Gesù vedendo venirgli incontro Natanaele, dice di lui: « Ecco un vero
Israelita in cui non v'è inganno». Gli dice Natanaele: « Come mi
conosci? ››. E Gesù:« Prima che Filippo ti chiamasse, mentre eri sotto
il fico, io ti ho veduto ››. Rispose Natanaele: « Rabbi, tu sei il
Figlio di Dio, tu sei il re d'Israele! ››. E Gesù rispondendo: « Perché
ho detto che ti ho veduto sotto il fico, tu credi? Vedrai cose più
grandi di queste». Poi soggiunse:In verità, in verità vi dico, voi
vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il
Figlio dell'uomo››.
capitolo terzo
A Cana Gesù fa il-suo primo miracolo
cv. 2, 1-12.
* Tre giorni dopo si celebrava un matrimonio a Cana di Galilea al quale partecipava la madre di Gesù. Anche Gesù con i suoi discepoli fu invitato alle nozze. Ad
un certo momento non ci fu più vino. Allora la madre di Gesù gli disse: Non han-
no più vino ››. Gesù le rispose: Che (importa) a me e a te, o donna? L'ora mia
non è ancora venuta . Ma la madretdisse ai servi: Fate tutto quello che vi
dirà . V'erano là sei giare di pietra destinate alle abluzioni in uso tra i Giudei,ciascuna
della capacità di circa cento litri. Gesù ordinò ai servitori: « Empite le giare di
acqua ››.E essi le riempirono fino all'orlo. Poi aggiunse: Attingete ora e portate-
ne al direttore di mensa . E quelli ne portarono. Quando il direttore di mensa ebbe as-
saggiata l'acqua cambiata in vino egli non sapeva donde venisse, ma ben lo sa-
pevano i servi che avevano attinto l'acqua chiamò lo sposo e gli disse : Tutti
servono dapprima il vino buono e quando sono brilli il meno buono. Tu invece hai
serbato il vino buono fino a questo momento! . Questo primo miracolo Gesù
lo fece a Cana di Galilea. Così manifestò la sua gloria, e i suoi discepoli credettero
in lui. Poi scese a Cafarnao con la madre, i parenti e i -discepoli, ma non vi rimasero
che pochi giorni.
A Gerusalemme per la Pasqua, Gesù caccia i mercanti dal Tempio
Gv. 2, 13-25. Mt. 21, 12-13. Mc. 11, 15-19. Lc. 19, 45-48.
* Essendo vicina la Pasqua dei Giudei, Gesù salì a Gerusalemme. Trovò nel
tempio mercanti di buoi, di pecore e di colombe e i cambiavalute ai loro banchi.
E, fatta una sferza di funicelle, tutti scacciò dal tempio, con le pecore e i buoi;
sparpagliò le monete dei cambiavalute, rovesciò i loro banchi, e ai venditori di
colombe disse: « Levate di qui queste cose; non fate più della casa del Padre mio
una bottega di traffico». Allora i discepoli si ricordarono di quanto sta scritto:
Lo zelo della tua casa mi consumerà. Allora i Giudei intervennero e gli chie-
sero: « Che miracolo ci mostri tu per agire così? ››. Rispose loro Gesù: « Demoli-
te questo tempio, e io in tre giorni lo riedificherò ››. Ripresero ti Giudei: « In qua-
rantasei anni fu costruito questo tempio e tu in tre giorni lo riedificherai? ››. Egli
però diceva del tempio del suo corpo. Così quando Gesù risuscitò dai morti,
i discepoli si ricordarono che egli aveva detto questo e credettero alla Scrittura e
alla parola pronunciata da Gesù. Mentre egli era in Gerusalemme nella
solennità della Pasqua molti credettero in lui, vedendo i prodigi che faceva. Ma
Gesù non si fidava di loro, perché li conosceva tutti, e non aveva bisogno che
altri gli rendesse testimonianza, dell'uomo:egli stesso, infatti, sapeva cosa c'era nell'uomo.
Gesù e Nicodemo
Gv. 3, 1-21.
* Vi era, tra i farisei, un uomo chiamato Nicodemo, uno dei capi dei Giudei. Egli
andò da Gesù di notte, e gli disse: « Rabbi, noi sappiamo che sei venuto da Dio
come maestro, perché nessuno può fare i miracoli che tu fai, se Dio non è con lui ››.
Gesù gli rispose : In verità in verità ti dico: se uno non nasce dall'alto, non può
vedere il regno di Dio ››. E Nicodemo: Come può nascere un uomo che è già
vecchio? Può forse entrare nel grembo di sua madre una seconda volta e rinascere? ››.
E Gesù « In verità in vefità ti dico: se uno non nasce dall'acqua e dallo
Spirito, non può entrare nel Regno di Dio. Ciò che è nato dalla carne, è carne; e ciò
che è nato dallo Spirito, è spirito. Non ti meravigliare perché io ti ho detto: Do-
vete nascere dall'alto. Il vento soffia dove vuole e tu ne odi il suono, ma non sai
donde viene e dove va. Così è di chiunque è nato dallo Spirito». Rispose Nicode-
mo: « Come è possibile che questo avvenga? ». E Gesù: « Tu sei maestro in Israe-
le e non sai queste cose? In verità in verità ti dico: Noi parliamo di quel che
sappiamo e attestiamo quello che abbiamo veduto: ma voi non ricevete la nostra
testimonianza. 12 Se io vi ho» parlato delle cose della terra, e non credete, come cre-
derete se vi parlo delle cose del cielo? Eppure nessuno è salito al cielo se non
colui che è disceso dal. cielo, il Figlio dell'uomo.
E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così è necessario che il Figlio del-
l'uomo siae innalzato perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna. Dio ha
tanto amato il mondo da dare il Figlio suo, l'Unigenito, perché chiunque crede in
lui non perisca, ma abbia la vita eterna. Poiché Dio ha mandato il suo Figlio nel
mondo non per condannare il mondo, ma perché il mondo fosse salvato da lui. Chi
crede in lui non è condannato, ma chi non crede è già condannato perché non
ha creduto nel nome dell'Unigenito Figlio di Dio. Ed ecco la condanna: la luce è
venuta nel mondo, e gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, poiché
le loro azioni erano malvagie. Chi infatti fa il male odia la luce, e non viene
verso la luce per timore che le sue opere siano svelate; ma chi pratica la verità
viene verso la luce perché sia manifesto che le sue opere sono state fatte in Dio .
Gesù è il divino rivelatore
Gv. 3, 31-36.
* Chi viene dall'alto è al di sopra di tutti. Chi viene dalla terra è terreno e
parla da terreno. Chi viene dal cielo è al di sopra di tutti; e ciò che ha veduto e
udito, egli l'attesta, ma nessuno ne accoglie la testimonianza. Chiunque ne ac-
coglie la testimonianza attesta che Dio è verace. Perché colui che Dio ha inviato
dice le parole di Dio, il quale dà lo Spirito senza misura. Il Padre ama il Figlio e
tutto ha posto nelle sue mani. Chi crede nel Figlio ha la vita eterna: ma chi
non crede nel Figlio non vedrà la vita, ma l'ira di Dio sta su di lui.
Giovanni Battista dichiara ancora che Gesù è il Messia
Gv. 3, 22-30.
* Dopo queste cose Gesù andò coi suoi discepoli nella regione della Giudea; e vi
si trattenne con loro e battezzava. Anche Giovanni era a battezzare in
Ainon, vicino a Salim, dov'erano acque abbondanti; e molti vi accorrevano e› si
facevano battezzare; “infatti Giovanni non era, ancora stato messo in prigione.
Avvenne dunque una discussione tra i discepoli di Giovanni e un giudeo a pro-
posito della purificazione. “E quelli andarono da Giovanni e gli dissero: « Mae-
stro, colui cheera con te di là dal Giordano, al quale tu hai reso testimonianza,
ecco egli battezza, e tutti accorrono a lui ››. ”Rispose loro Giovanni e disse:
Non può un uomo ricevere nulla, se non gli è stato dato dal cielo. Voi stessi mi
rendete testimonianza che io ho detto: Non sono io il Messia, ma sono stato in-
viato avanti a lui”. Chi ha la sposa è sposo; ma l'amico dello sposo, che è pre-
sente e l'ascolta, gioisce quando ode la voce dello sposo. Ora questa mia gioia si
è compiuta. Bisogna che egli cresca e io diminuisca ››.
Il Battista in carcere. Gesù lascia la
Giudea
Mt. 4, 12. Mc. 4, 17. Lc. 3, 19-20. Gv. 4, 1-3.
* Erode intanto aveva mandato ad arrestare Giovanni e lo teneva in carcere a
causa di Erodiade, la moglie di Filippo suo fratello, ch'egli s'era presa in moglie.
Quando il Signore seppe ciò, e che i farisei avevano udito che Egli faceva più
discepoli e battezzava più di Giovanni - quantunque non Gesù, ma i suoi disce-
poli battezzassero - lasciò la Giudea e ritornò in Galilea.
Gesù attraversa la Samaria. Suo colloquio con la donna samaritana
Gv. 4, 4-42.
* Doveva passare attraverso la Samaria. Giunse dunque nella città della Samaria
chiamata Sichar, presso il podere che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio.
Là c'era il pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, stanco per il viaggio, si
sedette accanto al pozzo. Era circa l'ora sesta.
Capita una -donna di Samaria ad attingere acqua. Le dice Gesù: « Dammi da
bere». “I suoi discepoli frattanto erano andati in città a comprar da mangiare.
Rispose la donna sarnaritana: « Come mai, tu che sei giudeo, chiedi da bere a
me che sono samaritana? ». Infatti i Giudei non hanno buoni rapporti con i Sa-
maritani.-Gesù le rispose: « Se tu conoscessi' il dono di Dio e chi è che ti dice: “Dammi
da bere”, tu stessa l'avresti pregato ed egli ti avrebbe dato un'acqua viva ››. 11« Si-
gnore, gli disse la donna, tu non hai nulla con' cui attingere e il pozzo è profondo:
dove dunque prendi acqua viva? Saresti forse più grande del padre nostro Giacob-
be che dette a noi il pozzo e ne bewe lui stesso e i suoi figli e le sue greggi? ››. 13 Ri-
spose Gesù: « Chiunque beve di quest'acqua avrà sete di nuovo, ma chi berrà
l'acqua che io gli darò non avrà più sete in eterno; anzi l'acqua che io gli darò diven-
terà in lui fonte d'acqua zampillante in vita eterna ››. Gli disse la donna: « Signore, dammi
quest'acqua, e io non avrò più sete, né verrò più qui ad attingere ››. Dice a lei!
« Va', chiama tuo marito e ritorna qui ››. Rispose la donna: « Non ho marito ››. E
Gesù: « Hai detto bene: “non ho marito”; infatti hai avuto cinque uomini, e quel-
lo che ora hai non è tuo marito: in questo hai detto il vero ››. E la donna: « Si-
gnore, vedo che tu sei un profeta. I nostri padri adorarono su questo monte e
voi dite che Gerusalemme è il luogo dove bisogna adorare››. “Le dice Gesù: « Cre-
dimi, donna, viene l'ora in cui né su questo monte, né in Gerusalemme adorerete
il Padre. Voi adorate ciò che non conoscete: noi adoriamo ciò che conosciamo
perché la salvezza viene dai Giudei. Ma viene l'ora, ed è questa, nella quale i veri
adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità. Il Padre vuole tali adoratori. Dio
è spirito, e i suoi adoratori devono adorarlo in spirito e verità ››.
Gli disse la donna: « So che deve venire il Messia (che tradotto significa: Cri-
sto); quando egli verrà ci annunzierà ogni cosa ››. Le disse Gesù: « Sono Io, colui
che ti parla ››. In quel momento arrivarono i suoi discepoli e si meravigliarono che discor-
resse con una -donna. Nessuno però disse: Che cosa le chiedi? ››, oppure: « Perché
parli con lei? ››. La donna intanto lasciò la sua anfora, e se ne andò in città, e di-
ceva alla gente: « Venite, e vedrete un uomo che mi ha detto tutte le cose che ho
fatte: che sia lui il Messia? ››. Uscirono dunque dalla città e vennero da lui.
“Intanto i -discepoli lo pregavano dicendo: « Rabbi, mangia ››. Ma egli rispo-
se loro: « Io ho da mangiare un cibo che voi non conoscete ››. Si domandarono i
discepoli: « Forse qualcuno gli ha portato da mangiare? ››. Ma Gesù disse loro:
« Il mio cibo è fare la volontà di Colui che mi ha mandato e compiere l'opera sua.
Non dite voi: “Ancora quattro mesi, e viene la mietitura?”. Ecco, io vi dico:
alzate gli occhi vostri e osservate i campi che già biancheggiano per la messe. Il
mietitore riceve la sua ricompensa e raccoglie il frutto per la vita eterna: perché
insieme ne goda e colui che semina e colui che miete. In questo s'avvera il det-
to: “l'uno semina e l'altro miete”. Io vi ho mandati a mietere quello che non
avete lavorato: altri 'hanno lavorato e voi siete subentrati nel loro lavoro ››.
Molti Samaritani di quella città credettero in lui per la parola. della donna
che attestava: « Mi ha detto tutto quello che ho fatto ››.
Quando poi giunsero da lui i Samaritani, lo rpregaróno di rimanere con loro.
E vi rimase due giorni. E molti altri ancora credettero in lui per la sua parola.
“e dicevano alla donna: « Non è più per la tua parola che crediamo; noi stessi ab-
biamo udito e sappiamo che questi è veramente il Salvatore del mondo .
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