GESU' DI NAZARETH capitolo 10
Gesù guarisce un epilettico
Mr 17, 14-21. Mc 9, 14-29. Lc 9, 37-42.
*Quando essi tornarono dagli altri di-
scepoli, videro una gran folla intorno ad
essi e degli scribi che discutevano con loro.
“E subito la folla, appena vide Gesù, ne
fu sorpresa e corse a salutarlo. Ed egli
l'interrogò: « Di che discutete con loro? ››.
Uno della folla gli rispose: « Maestro, io
ti ho portato mio figlio che ha uno spirito
muto, il quale, dovunque si impadroni-
sce di lui, lo butta a terra; ed egli schiuma,
digrigna i denti e giace a terra irrigidito.
Ho chiesto ai tuoi discepoli di scacciarlo,
ma non ne sono stati capaci».
Rispose loro: «O generazione incre-
dula, fino a quando dovrò stare con voi?
Fino a quando vi sopporterò? Portatelo da
me! ››. E lo condussero da lui. Appena
ebbe visto Gesù, lo spirito scosse violente-
mente il ragazzo che, caduto, si rotolava
per terra con la schiuma alla bocca. Ge-
sù domandò al padre: « Da quanto tempo
gli succede questo? ››. E il padre rispose:
« Dall'infanzia; e spesso l'ha gettato an-
che nel fuoco e nell'acqua per farlo mo-
rire. Ma tu, se puoi farci qualche cosa,
abbi pietà di noi e aiutaci! ››. Riprese
allora Gesù: « Se puoi! Ogni cosa è possi-
bile a chi crede ››. Il padre del fanciullo
subito gridò: « Io credo; aiuta tu la mia
poca fede! ››.
Gesù allora, vedendo la folla che af-
fluiva correndo, comandò allo spirito im-
puro: « Spirito muto e sordo, io te lo co-
mando, esci da costui e non entrarvi rnai
più! ››. L0 spirito, dopo aver gridato e
averlo molto straziato, uscì, e il fanciullo
rimase tramortito, tanto che molti dice-
vano: << E' morto ››. Ma Gesù, prendendo-
gli la mano, lo rialzo; e quello si mise in
piedi.
E quando Gesù giunse a casa, i suoi
discepoli gli chiesero in privato: « Perché
noi non abbiamo potuto scacciarlo? ››.
Rispose loro: « Questa specie di demoni
non si può scacciare se non con la pre-
ghiera (e con il digiuno).
Mr 17, 14-21. Mc 9, 14-29. Lc 9, 37-42.
*Quando essi tornarono dagli altri di-
scepoli, videro una gran folla intorno ad
essi e degli scribi che discutevano con loro.
“E subito la folla, appena vide Gesù, ne
fu sorpresa e corse a salutarlo. Ed egli
l'interrogò: « Di che discutete con loro? ››.
Uno della folla gli rispose: « Maestro, io
ti ho portato mio figlio che ha uno spirito
muto, il quale, dovunque si impadroni-
sce di lui, lo butta a terra; ed egli schiuma,
digrigna i denti e giace a terra irrigidito.
Ho chiesto ai tuoi discepoli di scacciarlo,
ma non ne sono stati capaci».
Rispose loro: «O generazione incre-
dula, fino a quando dovrò stare con voi?
Fino a quando vi sopporterò? Portatelo da
me! ››. E lo condussero da lui. Appena
ebbe visto Gesù, lo spirito scosse violente-
mente il ragazzo che, caduto, si rotolava
per terra con la schiuma alla bocca. Ge-
sù domandò al padre: « Da quanto tempo
gli succede questo? ››. E il padre rispose:
« Dall'infanzia; e spesso l'ha gettato an-
che nel fuoco e nell'acqua per farlo mo-
rire. Ma tu, se puoi farci qualche cosa,
abbi pietà di noi e aiutaci! ››. Riprese
allora Gesù: « Se puoi! Ogni cosa è possi-
bile a chi crede ››. Il padre del fanciullo
subito gridò: « Io credo; aiuta tu la mia
poca fede! ››.
Gesù allora, vedendo la folla che af-
fluiva correndo, comandò allo spirito im-
puro: « Spirito muto e sordo, io te lo co-
mando, esci da costui e non entrarvi rnai
più! ››. L0 spirito, dopo aver gridato e
averlo molto straziato, uscì, e il fanciullo
rimase tramortito, tanto che molti dice-
vano: << E' morto ››. Ma Gesù, prendendo-
gli la mano, lo rialzo; e quello si mise in
piedi.
E quando Gesù giunse a casa, i suoi
discepoli gli chiesero in privato: « Perché
noi non abbiamo potuto scacciarlo? ››.
Rispose loro: « Questa specie di demoni
non si può scacciare se non con la pre-
ghiera (e con il digiuno).
Gesù predice nuovamente la sua morte
Mt 17, 22-23. Mc 9, 30-32. Lc 9, 43-45.
*Quindi, partiti di là, s'aggiravano per
la Galilea, ma Gesù non voleva che alcuno
lo sapesse; poiché egli si dedicava solo
all'ammaestramento dei suoi discepoli, e
diceva loro: « Il Figlio dell'uomo sarà con-
segnato nelle mani degli uomini, e lo ucci-
deranno; ma tre giorni dopo la sua morte
risorgerà». “Ma essi pur non compren-
dendo questa parola, non osavano di inter-
rogarlo.
Il didramma del tributo
Mt 17, 24-27.
* Giunti poi a Cafarnao, gli esattori del
didramma si accostarono a Pietro e dis-
sero: « Il vostro maestro non paga il di-
dramma? ››. « Sì ››, rispose. In casa, Gesù
lo prevenne dicendo: « Che te ne pare, Si-
mone? I re della terra da chi percepiscono
tasse o tributi, dai loro figli o dagli estra-
nei? ››. « Dagli estranei», rispose Pietro.
E Gesù: «Dunque i figli ne sono esenti.
Ma per non scandalizzarli, va' al mare,
getta l'amo e il primo pesce che viene su,
prendilo, aprigli la bocca e vi tróverai uno
statère. Prendilo e dallo a loro per me e
per te ››.
Gesù comanda l'umiltà
Mt 1,8, 1-5. Mc 9, 33-37. Lc 9, 46-48.
* Poi chiese loro: « Di che cosa discor-
revate lungo la via?››. Ma essi taceva-
no perché per via avevano discusso chi
fosse il primo fra loro. Allora egli, mes-
sosi a sedere, chiamò i dodici e disse lo-
ro:-« Se uno vuol essere il primo, sia l'ul-
timo di tutti e il servo di tutti». E pre-
so un bambino, lo pose in mezzo a loro
e presolo sulle ginocchia disse: Chiun-
que riceve un bambino come questo nel
mio nome, riceve me; e chiunque riceve
me, non riceve me, ma Colui che mi ha
mandato ».
Gesù raccomanda la tolleranza
Mc 9, 38-41. Lc 9, 49-50.
* Giovanni gli disse: « Maestro, abbia-
mo veduto uno, che non è dei nostri, scac-
ciare i demoni nel nome tuo; e siccome
non era dei nostri, volevamo proibirglie-
lo ». Ma Gesù rispose: « Non glielo proi-
bite, perché non c'è nessuno che faccia
prodigi nel nome mio e possa subito do-
po parlar male di me. Chi infatti non è
contro di noi, è per noi. E chiunque vi
darà da bere anche solo un bicchier d'ac-
qua perché appartenete a Cristo, io vi di-
co in verità che non perderà la sua ri-
compensa ››.
Gesù condanna lo scandalo
Mt 18, 6-9. Mc 9, 42-50. Lc 17, 1-2.
* Ma chiunque avrà scandalizzato uno
di questi piccoli che credono in me, sa-
rebbe meglio per lui che gli fosse appesa
al collo-una macina da mulino, e fosse
buttato in mare.
Se la tua mano ti è occasione di pec-
cato, tagliala: meglio è per te entrare nel-
la vita monco che avere due mani e an-
dare nella Geenna, nel fuoco inestingui-
bile (dove il loro verme non muore e
il fuoco non si estingue). E se il tuo
piede ti è occasione di peccato, taglialo:
è meglio per te entrare nella vita zoppo
che essere gettato con due piedi nella
Geenna ( dove il loro verme non muore
e il fuoco non si estingue). “ E se il tuo
occhio ti è occasione di peccato, càvate-
lo: é meglio per te entrare nel regno di
Dio con un occhio solo che essere gettato
con due occhi nella Geenna, dove il lo-
ro verme non muore e il fuoco non si
estingue. Perché ognuno sarà salato col
fuoco. E' buono il sale; ma se il sale
diventa insipido, con che cosa gli ridarete
sapore? Abbiate del sale in voi stessi e
state in pace gli uni con gli altri ››.
Gesù vuole la bontà verso i piccoli e gli erranti
Mt, 18, 10-14.
* Badate di non disprezzare “eppure
uno solo di questi piccoli, perche' io vi
dico che i loro angeli vedono sempre nel
cielo la faccia del Padre mio che è nei
cieli.
Il Figlio dell'uomo infatti è venuto a
salvarê quello che era perduto. Che vi
pare di questo: se un uomo ha cento pe-
core e una di esse si smarrisce non la-
scerà le novantanove sui monti per andare
in cerca di quella che si è smarrita? E
se gli riesce di trovarla, in verità vi dico
che egli si rallegra di più per questa che
non per le novantanove che non si sono
smarrite. “Questa pure è volontà del Pa-
dre vostro che e nei cieli: che neppure
uno di questi piccoli vada perduto ››.
Gesù insegna la correzione fraterna
Mt 18, 15-17. Lc 17, 3-4.
* Se tuo fratello ha mancato contro
di te, va' e riprendilo fra te e lui solo. Se
ti ascolta, hai salvato tuo fratello. Se non
t'ascolta, prendi con te una o due altre
persone, perché ogni cosa venga risolta
sulla parola di due o tre testimoni. E se
non ascolterà nemmeno questi, dillo alla
Chiesa; e se rifiuta di ascoltare anche la
Chiesa, consideralo come un pagano e un
pubblicano.
Gesù conferisce agli Apostoli la missione
di perdonare
Mt. 18, 18-22.
* In verità vi dico: tutto quello che
avrete legato sulla terra, sarà legato an-
che in cielo; e tutto quello che avrete
sciolto sulla terra sarà sciolto anche in
cielo.
Inoltre in verità vi dico: se due di voi
sulla terra si uniranno per domandare
qualsiasi cosa, sarà loro concessa dal Pa-
dre mio che è nei cieli. Perché là dove
sono due o tre adunati nel nome mio, io
sono in mezzo a Loro ››.
Allora Pietro, avvicinatosi, gli doman-
dò: « Signore, se mio fratello pecca con-
tro di me, quante volte dovrò perdonar-
gli? Fino a sette volte? ››. Gli risponde
Gesù: «Io ti dico: non sette volte, ma
fino a settanta volte sette ››
Parabola dei servì debitori
Mt 18, 23-35.
* Infatti il Regno dei cieli può essere
paragonato a un re che volle regolare i
conti con i suoi servi. “E per primo gli
fu condotto davanti uno che gli era de-
bitore di diecimila talenti. Ma dato che
egli non poteva pagare, quel padrone co-
mandò che fosse venduto lui con la mo-
glie, i figli e tutto quello che possedeva,
e così il debito fosse pagato. Ma il ser-
vo, gettandosi ai suoi piedi, lo scongiura-
va dicendo: “Signore, abbi pazienza con
me e ti renderò tutto”. E quel signore,
mosso a compassione di quel servo, lo
lasciò andare e gli condonò il debito. Ap-
pena uscito, il servo trovò uno dei suoi
compagni che gli doveva cento denari; e
afferratolo alla gola da strozzarlo, gli dis-
se: “Rendimi quel che mi devi”. Quel
compagno, gettatosi ai suoi piedi, lo sup-
plicava dicendo: “Abbi pazienza con me
e ti renderò tutto”. Ma l'altro non ce-
dette, anzi andò e lo fece gettare in car-
cere finché non avesse pagato il debito.
I suoi compagni, veduto il fatto, ne fu-
rono profondamente indignati e andarono
ã riferire al loro padrone tutto l'accaduto.
Allora egli lo fece chiamare e gli disse:
Servo malvagio, io ti condonai tutto quel
debito perché tu mi supplicasti; “non
dovevi anche tu avere pietà del tuo com-
pagno come io ho avuto pietà di te?”.
“E il padrone, sdegnato, lo consegnò ai
torturatori finché non avesse pagato tutto
quello che gli era dovuto.
Così anche il Padre mio celeste farà
con voi, se ognuno di voi non perdonerà
di cuore al proprio fratello».
Gesù si avvia verso Gerusalemme
Lc. 9, 51.
* E quando giunse il tempo di essere
tolto dal mondo, Gesù si mise risoluta~
mente in viaggio verso Gerusalemme.
Condizioni per seguire Gesù
Mt. 8, 19-22. Lc. 9, 57-62.
* Mentre camminavamo, uno per la
strada gli disse: << Io ti seguirò dovunque
tu vada», “Gesù gli rispose: «Le volpi
hanno tane, gli uccelli del cielo nidi, ma il
Figlio dell'uomo non ha dove posare il
capo ››. “A un altro disse: « Seguimi». Ma
quello rispose: « Signore, permetti prima
che io vada a seppellire il padre mio ››.
“E Gesù: «Lascia che i morti seppelli-
scano i loro morti; tu 'va' e annuncia il
regno di Dio ››. “E un altro ancora gli
disse: «Io ti seguirò, Signore, ma prima
permettimi di congedarmi da quelli di ca-
Sa mia». Gli rispose Gesù: «Chiunque
guarda indietro, mentre mette mano al-
l'aratro, non è adatto al regno di Dio ››.
« Guai a te Corozain, guai a te Betsaida! ››
Mt 11.20-24. Lc 10. 13-15.
* Allora cominciò a sdegnarsi con le
città nelle quali aveva compiuto la mag-
gior parte dei suoi prodigi, perché non si
erano ravvedute: « Guai a te, Corozain!
Guai a te, Betsaida! Perché, se in Tiro e
in Sidone fossero stati fatti i prodigi com-
piuti in mezzo a voi, già da tempo in sac~
co e cenere avrebbero fatto penitenza.
Ebbene io vi dico che a Tiro e a Sidone
sarà usato meno rigore nel giorno del
Giudizio che non a voi. E tu, Cafarnao,
sarai forse innalzata fino al cielo? Sino
all'inferno sarai sprofondata. Perché se in
Sodoma fossero stati fatti i prodigi com-
piuti in te, ancora oggi esisterebbe. Eb-
bene, io vi dico che alla terra di Sodoma
nel giorno del Giudizio sarà usato meno
rigore che non a te ››.
Gesù non è accolto in Samaria
Lc 9, 52-56.
* E mandò innanzi dei messaggeri i
quali, messisi in cammino, entrarono in un
villaggio dei Samaritani a preparare per
lui. Ma questi non l'accolsero perché era
diretto a Gerusalemme. “Vedendo ciò i
discepoli Giacomo e Giovanni dissero:
« Signore, vuoi che chiediamo al fuoco di
scendere dal cielo e di bruciarli? ››.Ma
egli, voltosi, li rimproverò.
E partirono per un altro villaggio.
Gesù manda i 72 discepoli a predicare
Le 10, 1-12; 10, 16.
* Dopo queste cose il Signore scelse al-
tri settantadue discepoli e li mandò a due
a due dinanzi a sé, in ogni città e luogo
dove egli aveva intenzione di andare. E
disse loro: « La messe è molta, ma gli ope-
rai sono pochi. Pregate dunque il Signore
della messe, che mandi operai alla sua rac-
colta. Andate: ecco io vi mando come
agnelli in mezzo ai lupi. Non portate né
borsa, né sacca, né sandali, e non salutate
nessuno per via. Quando entrerete in una
casa, prima dite: “pace a questa casa”.
se vi sarà là un figlio di pace, si posera
su di lui la vostra pace: se no, ritornera a
voi. E in quella casa rimanete mangian-
do e bevendo quel che vi sarà dato, per-
ché l'operaio ha diritto alla sua mercede.
Non passate di casa in casa. E in qualun-
que città entriate, se vi ricevono, mangia-
te quel che vi è servito, guarite in essa
gli infermi, e dite loro: “Sta per venire il
Regno di Dio”. Ma se entrando in una cit-
tà, non vi accoglieranno, uscite sulle piaz-
ze e dite: Anche la polvere della vostra
città che si è attaccata ai nostri piedi, noi
la scuotiamo su voi; tuttavia sappiate che
il regno di Dio sta per venire. Io vi di-
co che Sodoma in quel giorno sarà trat-
tata meno duramente di quella città.
Chi ascolta voi ascolta me; e chi re-
spinge voi respinge me; e chi respinge me
respinge Colui che mi ha mandato ››.
Il ritorno dei discepoli
Le 10, 17-20.
* Quando tornarono i settantadue era-
no pieni di gioia e dicevano: << Signore, an-
che i demoni si sono sottomessi a noi nel
tuo nome». “Ed egli disse loro: «Vede-
vo Satana cadere dal cielo come una fol-
gore. -Ecco, io ho dato a voi potere di
camminare sopra serpenti e scorpioni e
sopra ogni potenza del nemico: e niente
vi nuocerà. Ma non rallegratevi perché
gli spiriti vi sono sottomessi; rallegratevi
piuttosto perché i vostri nomi sono scritti
nel cielo »_
« Venite a me ››
Mt ll, 25-30. Lc 10, 21-22.
* In quella medesima ora esultò nello
Spirito Santo e disse: «Io ti rendo lo-
de, o Padre, Signore del cielo e della ter-
ra, che nascondesti queste cose ai dotti e
ai sapienti e le rivelasti ai semplici. Sì,
Padre, perché così ti è piaciuto. “Ogni
cosa mi è stata data dal Padre mio, e nes-
suno conosce il Figlio se non il Padre, e
nessuno conosce il Padre se non il Figlio
e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare.
"Venite a me, voi tutti che siete stan-
chi e oppressi, e io vi darò sollievo.
Prendete su di voi il mio giogo e impa-
rate da me che sono mite e umile di cuo~
re, e troverete riposo alle anime vostre;
perché il mio giogo è lieve e il mio pe-
so è leggero ››.
« Beati voi che mi vedete ››
Lc 10, 23-24.
* E rivolto ai discepoli in disparte sog-
giunse: «Beati gli occhi che vedono ciò
che vedete voi. Io vi dico che molti pro-
feti e re desiderarono di vedere ciò che
voi vedete e non lo videro, e udire ciò che
voi udite, e non l'udirono ››.
La parabola del buon samaritano
Lc 10, 25-37.
* Ed ecco, un dottore della legge si al-
zò e gli disse, per metterlo in imbarazzo:
« Maestro, che cosa devo fare per ottenere
la vita eterna? » Gli rispose: « Nella Leg-
ge che cosa sta scritto? Che vi leggi?››.
E quello: «Amerai il Signore Dio tuo
con tutto il tuo cuore e con tutta la tua
anima e con tutte le tue forze e con tutta
la tua intelligenza e il prossimo tuo come
te stesso ››. Gli disse: « Hai risposto esat-
tamente. Fa' questo e vivrai ››. Ma quel-
lo, volendo giustificarsi chiese a Gesù: « E
chi è il mio prossimo? ››.
Allora Gesù riprese: «Un uomo che
scendeva da Gerusalemme a Gerico s'im-
batté in briganti, i quali, avendolo percos-
so e spogliato, se n'andarono lasciandolo
mezzo morto. Per caso un sacerdote
scendeva da quella stessa strada; lo vide
e passò oltre. “Anche un levita, che pas-
sava per quel luogo, lo vide ma passò ol-
tre. Ma un samaritano, che era in viag-
gio, gli passò vicino, e vedendolo, ne eb-
be compassione: gli s'accostò, fasciò le
sue ferite versandovi sopra olio e vino; e
caricatolo sul suo giumento, lo condusse
alla locanda e si occupò di lui. Il giorno
dopo, messi fuori due denari, li diede al
locandiere dicendo: “Abbi cura di lui, e
quanto spenderai in più, te lo renderò al
mio ritorno. Chi di questi tre ti sembra
sia stato il prossimo per colui che s'era
imbattuto nei briganti? ››.Rispose“ Co-
lui che gli usò misericordia». Gli disse
Gesù: « Va' e fa tu pure a quel modo ».
capitolo 11
Gesù presso Marta e Maria
Lc 10, 38-42. A
3° Mentre erano in cammino, egli entrò
in un villaggio, e una donna chiamata
Marta lo ricevette in casa sua. 39Costei
aveva una sorella chiamata Maria, la qua-
le, seduta ai piedi del Signore, ascoltava
la sua parola.. Marta invece ne era di-
stolta dalle faccende di casa. S'awicinò
a Gesù e disse: « Signóre, non t_'importa
che mia sorella mi lasci sula zx scrvirc?
Dillo dunque che mi dia un aiuto! ››. Ma
il Signore lc rispose: « Marta, Marta, tu ti
affanni c ti prcoccopi di molte cose; ma
una cosa sola è necessaria, e Maria ha
scelto la parte migliore, quella che non le
sarà tolta mai ››.
Gesù presso Marta e Maria
Lc 10, 38-42. A
3° Mentre erano in cammino, egli entrò
in un villaggio, e una donna chiamata
Marta lo ricevette in casa sua. 39Costei
aveva una sorella chiamata Maria, la qua-
le, seduta ai piedi del Signore, ascoltava
la sua parola.. Marta invece ne era di-
stolta dalle faccende di casa. S'awicinò
a Gesù e disse: « Signóre, non t_'importa
che mia sorella mi lasci sula zx scrvirc?
Dillo dunque che mi dia un aiuto! ››. Ma
il Signore lc rispose: « Marta, Marta, tu ti
affanni c ti prcoccopi di molte cose; ma
una cosa sola è necessaria, e Maria ha
scelto la parte migliore, quella che non le
sarà tolta mai ››.
Gesù insegna a pregare: il «Padre nostro»
Lc. 11, 1-2. Mt. 6, 7-15.
Trovandosi Gesù in una certa località a
pregare, quand'ebbe finito uno dei suoi
discepoli gli domandò: « Signore, insegna-
ci a pregare, come Giovanni ha insegnato
ai suoi discepoli». Egli disse loro:
Pregando, non gridate, come fanno i
pagani: essi credono di essere esauditi per-
ché dicono molte parole; “non fate come
loro, perché il Padre vostro sa di quali
cose avete bisogno prima ancora che voi
gliele chiediate. Voi dunque pregate cosi:
Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà come in cielo
così in terra.
“Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
“rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo,
ai nostri debitori,
"e non c'indurre in tentazione,
ma liberaci dal male”.
Infatti se perdonate agli uomini le lo-
ro offese, anche a voi perdonerà il Padre
vostro celeste; ma se non perdonate agli
uomini, neppure il Padre vostro perdone-
rà a voi le colpe vostre ».
La parabola dell'amico importuno
Lc ll, 5-8.
E aggiunse loro: « Se uno di voi ha un
amico e va da lui a mezzanotte e gli dice:
“Prestami tre pani, ° perché un mio amico
è arrivato da un viaggio e non ho nulla
da offrirgli”; e se quello di dentro ri-
spondesse: “Non mi dar seccature, ora la
porta è chiusa e i miei figli stanno a let-
to con me, non posso alzarmi a darteli”:
“io vi dico che anche se non si leva a
darglieli perché è un suo amico, pure, per
la sua importunità, si alzerà e gli darà
quanto gli occorre.
Chiedete e vi sarà dato ››
Lc ll, 9-13.
“Perciò vi dico: «Chiedete e vi sarà
dato, cercate e troverete, bussate e vi sa-
rà aperto. E chi è tra voi quel padre il
quale al figlio che gli domanda un pane
dia un sasso? Oppure dia un serpente se
chiede un pesce? Oppure uno scorpione
se chiede un uovo? Se dunque voi, che
siete cattivi, sapete dare cose buone ai
vostri figli, quanto più il Padre che è nei
cieli darà lo Spirito Santo a coloro che
glielo domandano ››.
Gesù a Gerusalemme per la festa dei ta-
bernacoli
Gv. 7, 2-13.
*Era vicina la festa giudaica dei Ta-
bernacoli.I suoi parenti gli dissero:
« Parti di qua e va' nella Giudea perché
anche i tuoi discepoli vedano le opere che
fai. *Nessuno infatti opera in segreto
quando vuol essere conosciuto. Poiché
fai queste cose, manifestati al mondo».
Infatti neppure i suoi parenti credevano
in lui. “Disse loro Gesù: «Non è ancora
venuto il mio tempo il vostro è sempre
buono: “Il mondo non può odiare voi:
odia me, perché io dichiaro che le sue
opere sono malvagie. “Andate voi alla
festa, io ancora non ci vado perché il
mio tempo non è ancora compiuto ››.
Tuttavia, quando furono partiti i suoi
parenti, salì egli pure alla festa, non aper-
tamente ma quasi in incognito.
I Giudei dunque lo cercavano alla
festa e dicevano: « Lui dov'è? ››.E c'era
un gran sussurrare sul suo conto tra la
folla. Alcuni dicevano: « E buono ››; altri
invece: « No, inganna il popolo». "Nes-
suno però ne parlava pubblicamente per
timore dei Giudei.
Gesù dichiara: « E' Dio che mi ha man-
dato ››
Gv. 7, 14-29.
“S'era già a metà della festa quando
Gesù salì al tempio, e insegnava. Si
meravigliavano i Giudei e dicevano: Come
sa costui di lettere senza avere studiato?
“Rispose loro Gesù: «La mia dottrina
non è mia, ma di Colui che mi ha man-
dato. “Chi vuol fare la volontà di Lui,
conoscerà se questa dottrina viene da Dio
o se io parlo da me stesso. Chi parla da
se stesso, cerca la propria gloria; chi in-
vece cerca la gloria di chi l'ha mandato,
costui e' verace e non vi è menzogna in
lui. Mosè non vi ha forse dato la Legge?
Eppure nessuno di voi la mette in pra-
tica;_ Përché dunque cercate di uccider-
mi?››. Rispose la folla: «Tu sei inde-
moniato. Chi cerca di ucciderti? ››. Disse
Gesù: «Ho fatto una sola opera e tutti
ne siete sconcertati. “Mosè vi ha dato la
circoncisione ~ che poi non viene da Mo-
sè ma dai padri _ e voi anche di sabato
circoncidete.Se un uomo dunque riceve
la circoncisione di sabato é per osservare
la legge di Mosè, perchè allora voi vi adi-
rate con me, che di sabato ho risanato
completamente un uomo? Non giudica-
te secondo l'apparenza, ma giudicate se-
condo giustizia! ››.
Dicevano intanto alcuni di Gerusalem-
me: «Non è questi che cercano di ucci-
dere? Ecco, egli parla liberamente e
non gli dicono nulla. Che i capi abbiano
*riconosciuto in lui il Messia? Ma costui
noi sappiamo di dov'è, mentre quando
verrà il Messia, nessuno saprà donde sia ››.
Intanto Gesù ad alta voce insegnava
nel tempio, e diceva: «Voi mi conoscete
e sapete donde sono! Eppure io non sono
venuto da me stesso, ma Colui che mi ha
mandato è verace e voi non lo conoscete.
Io sì Lo conosco, perché vengo da Lui
ed è Lui che mi ha mandato ››.
I giudei mandano guardie per arrestare
Gesù
Gv 7, 30-36.
Cercavano dunque di prenderlo, ma
nessuno gli mise le mani addosso, perché
non era ancora venuta la sua ora. Molti
invece della folla credettero in lui, e dice-
vano: « Quando verrà il Messia, potrà for-
se compiere prodigi maggiori di quelli che
ha compiuti costui? ››. I farisei udirono
le folle sussurrare questo di lui, e i capi
dei sacerdoti e i farisei mandarono delle
guardie per arrestarlo.
Disse Gesù: «Per poco tempo sono
ancora con voi: ritorno a Colui che mi
ha mandato. Mi cercherete e non mi
troverete, e dove sono io, voi non potete
venire ››. Allora dissero tra loro i Giu-
dei: « Dove mai vuole andare per cui non
possiamo trovarlo? Forse nella diaspora
dei Greci ad ammaestrare i pagani? Che
discorso è questo: “Mi cercherete e non
mi troverete e dove sarò io voi non po-
trete venire?” ››.
Gesù promette ai credenti lo Spirito Santo
Gv 7, 37-39.
Nell'ultimo giorno, il più solenne del-
la festa, Gesù ritto in piedi disse a gran
voce: «Chi ha sete venga a me e beva.
Dal seno di chi crede in me, come dice
la Scrittura, scorreranno torrenti d'acqua
viva ››. Questo disse dello Spirito che
avrebbero ricevuto i credenti in lui: lo
Spirito, infatti, non era ancora venuto
perché Gesù ancora non era stato glori-
fìcato.
Il popolo è diviso sul conto di Gesù
Gv 7, 40-44.
Ora alcuni della folla, sentendo que-
sti discorsi, dicevano: « Costui è veramen-
te il profeta». “Altri dicevano: «E' il
Messia». Ma altri dicevano: « Il Messia
viene forse dalla Galilea? “Non dice la
Scrittura che il Messia verrà dalla stirpe
di Davide e dal villaggio di Betlemme,
patria di Davide? ››. Nacque così un dis-
senso tra la folla a motivo "di lui; “e al-
cuni di essi volevano arrestarlo, ma nes-
Suno gli mise le mani addosso.
Anche il sinedrio è diviso sul conto di
Gesù
Gv 7, 45-53.
Le guardie ritornarono perciò dai ca-
pi dei sacerdoti e dai farisei, i quali chie-
sero loro «Perché non l'avete arresta-
to? ››. Risposero le guardie: «Nessuno
mai ha parlato come parla quest'uomo! ››.
“Replicarono loro i farisei: « Siete forse
stati sedotti anche voi? “Forse uno solo
dei capi o dei farisei ha creduto in lui?
Ma questa folla che non conosce la
Legge è maledetta! ››.
Allora uno di essi, Nicodemo, che già
prima si era incontrato con Gesù, disse
loro: « “La nostra Legge condanna forse
un uomo prima di averlo ascoltato e sen-
za sapere che cosa faccia? ››.Gli rispo-
sero: « Sei forse galileo anche tu? Studia
e vedrai che non sorge profeta dalla Ga-
lilea››.E ciascuno ritornò a casa sua.
Gesù assolve la donna sorpresa in adul-
terio
Gv 8, 1-11.
Gesù poi andò al monte degli Olivi.
“Ma all'alba era di nuovo nel tempio; e
tutto il popolo accorreva a lui, ed egli,
sedutosi, lo ammaestrava. “Ora gli scribi
e i farisei gli conducono davanti una don-
na sorpresa in adulterio e, postala bene
in vista, dicono a lui: « Maestro, questa
donna e stata colta in flagrante delitto
di adulterio. Ora nella Legge, Mosè ci
ha ordinato che tali donne siano lapidate.
Tu che ne dici? ››. E dissero questo per
tendergli una insidia e aver modo di accu-
sarlo. Ma Gesù si chino e col dito si mise
a scrivere in terra. "Insistendo quelli a
interrogarlo, egli si drizzò e rispose: « Chi
di voi è senza peccato, scagli la prima pie-
tra contro di lei ››. E chinatosi di nuovo,
scriveva in terra. “Ma essi, appena l'eb-
bero udito, se n'andarono, uno dopo l'al-
tro, cominciando dai più vecchi; e rimase
solo Gesù con la donna che stava sempre
là. Allora Gesù, alzatosi, le domandò:
« Donna, dove sono? Nessuno ti ha con-
dannata? ››. Essa rispose: « Nessuno, Si-
gnore ». Le disse Gesù: «Neppure io ti
condanno; va' e d'ora innanzi non pecca-
re piu ››.
Io sono la luce del mondo ››
Gv 8, 12-20.
“Gesù prese di nuovo la parola dicen-
do: « Io sono la luce del mondo: chi mi
segue non cammina nelle tenebre, ma- a-
vrà la luce della vita ››. Gli dissero allo-
ra i farisei: « Tu rendi testimonianza a te
stesso, perciò la tua testimonianza non è
valida ››. Rispose Gesù: «Anche se io
rendo testimoianza a me stesso, è valida
la mia testimonianza: perché so donde so-
no venuto e dove vado. Voi invece non sa-
pete né donde io venga né dove vada.
“Voi giudicate secondo la carne: io non
giudico nessuno. “E anche se giudico, il
mio giudizio è valido, perché io non sono
solo, ma con me è il Padre che mi ha
mandato. "Ora nella vostra Legge sta
scritto che la testimonianza di due perso-
ne è valida. Io rendo testimonianza a
me stesso, e mi rende testimonianza an-
che al Padre che mi ha mandato ›;. Gli
domandarono: « Dov'è il tuo Padre? ››. Ri-
spose Gesù: « Voi non conoscete né me né
il Padre mio. Se conosceste me, conosce-
reste anche il Padre mio». Gesù disse
queste parole nella sala del Gazofilacio,
insegnando nel tempio; e nessuno l'arre-
stò perché non era ancora venuta l'ora
sua.
Se non credete morìrete nei vostri pec-
cati»
Gv 8, 21-29.
Di nuovo disse loro Gesù: «Io me ne
vado e voi mi cercherete, e morrete nel
vostro peccato. Dove vado io, voi non po-
tete venire ». Dicevano dunque i Giudei:
« Che voglia forse uccidersi, poiché dice:
Dove vado io, voi non potete venire».
Egli disse: « Voi siete di quaggiù, io so-
no di lassù. Voi siete di questo mondo,
io non sono di questo mondo. Perciò
vi ho detto che morrete nei vostri peccati,
perché se non crederete che Io sono, voi
morirete nei vostri peccati». Gli do-
mandarono dunque: « Tu, chi sei? ››. Ri-
spose loro Gesù: « Quello che vi dico dal
principio. “Molte cose ho da dire e da
giudicare a vostro riguardo. Ma chi mi ha
mandato è veritiero: e io quello che ho
udito da lui, lo dico al mondo ››. “Ma es-
si non capivano che egli parlava loro del
*Padre "Disse dunque Gesù: «Quando.a-
vrete innalzato il Figlio dell'uomo, allo-
ra conoscerete che Io sono, e che nulla
faccio da me; ma come il Padre mi ha
insegnato, così io parlo. E Colui che mi
ha inviato è con me, e non mi ha lasciato
solo: perché io faccio sempre quello che
a lui piace »_
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