Rivestitevi tutti di umiltà gli uni verso gli
Uimiliatevi dunque sotto la potente mano di Dio
rivestitevi tutti di umiltà gli uni verso gli altri.
, (“rivestirsi di umiltà gli uni verso gli altri”) _
il rapporto con gli altri secondo lo spirito cristiano,
ha una caratteristica inconfondibile l'umiltà
non porta al dominio ma al servizio
non crea dipendenza ma autonomia
non nasconde la verità ma la comunica `
non ostacola la storia ma la orienta
non esclude l'esperienza ma la esalta
favorisce la cordialità la spontaneicità la sincerità
riconosce i propri limiti senza lasciarsi paralizzare
(Dio resiste ai superbi)
L'azione di Dio preferisce gli umili e si allontana dai superbi,
la superbia allontana Dio perché non condivide le sue preferenze,
che sono per gli ultimi i deboli i piccoli ai quali rivela il suo mistero di amore,
la superbia è autoesclusione dal numero dei salvati come Abramo “
io in quanto polvere e cenere posso parlare al mio Dio “
nessun altro titolo per essere accolti aiutati
il grido del povero penëtra i cieli risollevati per riconoscere in Dio l'origine e l'approdo
la goccia di rugiada che nessuno vede sullo stelo del fiore è considerata da Dio perla preziosa.
( “Dio vi esalti al tempo opportuno”)
I tempi di Dio sono diversi
deludono le attese umane non per escluderle o forzarle ma per esaltare e purificarle
Dio ha esaltato l`uomo creandolo a sua immagine e somiglianza
lo ha esaltato ristabilendo in lui la dignità di figlio dopo il peccato
lo ha esaltato riaprendogli le porte del paradiso da cui era stato escluso
lo ha esaltato ridonandogli la vita la possibilità di amare
lo esalterà scoprendogli il suo volto di misericordia
apparendo sulle nubi del cielo giudice dei vivi de dei morti
parola inconfondibile che invita l'uomo al dialogo eterno della beatitudine
(“il diavolo come leone ruggente”)
Il simbolo del leone è particolarmente espressivo
si aggira nel mondo identificando i luoghi dell'appuntamento dell'uomo con Dio \
per distruggerli, fraintenderli, nasconderli, confonderli, '
esprime la sua invidia distruttiva da serpente maledetto
ogni qual volta lo splendore della creazione attira l”attenzione
intensifica la commozione autentica l'adesione e
rovina soprattutto il rapporto tra gli uomini -
rendendo finta la carità non più in grado di testimoniare e rivelare la presenza dell”amore infinito
deludente la speranza a cui viene tolta la certezza della fedeltà di Dio alla promessa,
incerta la fede in quanto dominante è la menzogna
( “Saldi nella fede “)
La fede fondamento della vita secondo il piano di Dio
roccia su cui costruire la casa perché nel momento del terremoto non crolli
parola che illumina anche nella notte più oscura
conforto nel pianto più sconsolato '
stabilità solidità consistenza resistenza, vento favorevole che porta la barca attraverso il mare della vita e della
storia anche in tempesta
capacità di lotta quando il nemico si presenta come amico
il lupo come agnello l'avversario come fratello.
( il rapporto tra salire e discendere)
la salita e la discesa
una logica diversa
occorre salire distaccarsi faticare
salire vuol dire non soltanto godere gioire ma faticare sforzarsi impegnarsi
è il contrario del tutto facile subito a portata di mano sempre
salire non con l'elicottero ma con le proprie gambe
incominciare dal mattino presto
alzarsi nella notte nel cuore delle tenebre per godere della luce dell'alba
sveglierò l”aurora
tu rischiari le mie tenebre
salirò al tuo monte santo
al monte della tua dimora
alla fenditura nella roccia dove è possibile invocarti come Mosè
se ho trovato grazia presso di te mostrami il tuo volto”
rendici ancora capaci dopo anni di sentire il fascino dei monti
oltre quei monti vi sono altri monti ed altri ancora e
poi il monte dove tu abiti e la terra è sacra
occorre camminare a piedi scalzi
senza sandali ai piedi
il monte del tuo silenzio
il monte della tua parola
il monte del tuo sacrificio
il monte del roveto che brucia senza consumarsi
il monte da cui è possibile godere dello spettacolo della terra promessa come il Nebo per Mosè
e sentirsi esclusi perché ormai il monte non è più una realtà ma un simbolo
il simbolo della terra dove l'anima riposa
terra che non può essere che il cuore di Dio
Dobbiamo riposare in Dio
piuttosto che in tutti gli altri beni
Il fedele. - In tutto e sopratutto
cercherai sempre in Dio il tuo riposo,
anima mia, perchè Egli è l'eterna
pace dei santi. Dolcissimo e amatissimo
Gesù, concedimi di riposare in
te sopra ogni creatura, sopra ogni
salute e bellezza, sopra ogni gloria e
onore, sopra ogni potenza e dignità,
sopra ogni scienza e acutezza d'ingegno,
sopra ogni ricchezza ed arte, sopra
ogni letizia ed esultanza, sopra
ogni fama e lode, sopra ogni soavità
e conforto, sopra ogni speranza e
promessa, sopra ogni merito e desiderio;
sopra ogni dono e grazia che tu puoi
dare ed infondere; sopra ogni gaudio
e gioia che la mente può ricevere e
gustare; finalmente sopra gli Angeli
e gli Arcangeli e tutto l'esercito del
cielo ; sopra ogni cosa visibile ed
invisibile, sopra tutto ciò che non
sei tu, mio Dio.
Perchè tu, o Signore Dio mio,
sei l'Ottimo sopra ogni cosa, tu solo
l'altissimo e l'onnipotente, tu solo
possiedi e doni ogni cosa. tu solo
inesauribile sorgente di dolcezze e
consolazioni; Tu solo sei suprema
bellezza e amore, suprema nobiltà e gloria.
in cui tutti i beni furono, sono e
saranno perfettamente raccolti insieme.
Perciò qualunque cosa tu mi doni,
al di fuori di te stesso, o di te mi
riveli o prometti, troppo scarsa e
insufficiente finchè non ti possa
vedere e possedere interamente.
Il mio cuore infatti non può essere
davvero in pace, nè pienamente
soddisfatto, se non riposa in te e non si
solleva sopra ogni dono ed ogni creatura.
O mio dilettissimo Signore Gesù
Cristo, purissimo amore, Signore di
tutte le creature, chi mi può dare ali
di vera libertà, per volare e riposare
in te?
O, quando potrò pienamente occuparmi
a considerare quanto sei
soave, Signore mio Dio?
Quando potrò raccogliermi totalmente
in tè, così che riempito del tuo
amore, non averta più me stesso,
ma scelta te, solo sopra ogni
sentimento ed ogni misura, in un modo che a
tutti non è dato di conoscere?
Ma ora levo spesso il mio gemito,
e sostengo in dolore la. mia iniquità.
Perchè questa valle di miserie è
ripiena di mali, che molto spesso mi
turbano, mi contrastano e mi offuscano;
e molto spesso mi stancano
e mi distraggono; mi allettano e mi
allacciano, affinchè io non possa
liberamente accostarmi a te, e averne i
soavi amplessi, di cui godono sempre
gli spiriti beati, Ti commuova il mio
sospiro e la molteplice mia desolazione quaggiù!
O Gesù, splendore dell'eterna
gloria , conforto dell”anima pellegrina!
Tace al tuo cospetto la mia
bocca, ma ti parla il mio silenzio.
Quanto tarda a venire il mio Signore?
De, venga e dia gioia a questo suo poverello.
Porga la sua mano e strappi il miserabile
da ogni angustia. ›
Oh, vieni, vieni! Perchè senza di
tè non avrò nè un giorno, nè un'ora
felice. Tu solo sei la mia letizia, e
senza di te l'anima mia rimane vuota
Io sono oppresso da miseria
e somiglio a un prigioniero stretto da
catene, finchè tu con la luce della tua
presenza non venga a sollevarmi,
ricolmarmi la libertà e a farmi vedere
il tuo volto amico.
Cerchino pure gli altri ciò che
più loro piace, in cambio di tè; io
cerco e cercherò unicamente tè, o mio
Dio, che sei la mia speranza e la
mia eterna salute .
Non si placherà il gomito della mia
preghiera, finchè non ritorni la tua
grazia e non senta nel cuore la tua
voce.
Il Signore. - Eccomi presente .
Eccomi accanto a te, perchè tu mi
hai chiamato. Il tuo pianto, i sospiri
della tua anima la contrizione del
tuo cuore umiliato, mi hanno piegato
e ricondotto a te.
Il fedele. - Io esclamai Signore,
t'invocai e desiderai di goderti,
pronto a respingere ogni cosa per amor
tuo, Poichè tu, per primo, mi hai
scosso, affinchè ti cercassi.
Sii dunque benedetto, 0 Signore,
che fosti così buono col tuo servo,
secondo l'abbondanza della tua
misericordia . '
Che altro può dire il tuo. servo alla
tua presenza? Non gli rimane che
umiliarsi profondamente al tuo cospetto.
ripensando sempre ai suoi peccati, alla
sua nullità. Non v'è infatti meraviglia
nel cielo o sopra la terra che
ti possa essere messa a confronto .
Le tue opere sono perfette, i tuoi
giudizi sono veri e la tua provvidenza
regge l'universo .
Sia dunque lode e gloria a te, o
Sapienza del Padre; la mia bocca e
la mia anima ti elevino inni di benedizione,
insieme con tutte le creature.
da (giovanipagine@gmail.com.)